Dopo più di un anno di traversie, finalmente Fabio Lucioni può mettersi alle spalle la lunga squalifica per doping e concentrarsi unicamente sul campionato. In questi mesi il difensore ha cambiato soltanto città, ma non colori né la voglia di vincere. Il passaggio quest’estate dal Benevento, dove si è sposato e ha la residenza, al Lecce non è stato indolore, ma per Lucioni il trasferimento è stato motivo di nuovi stimoli, ambiziosi quanto quelli che ha lasciato in terra sannita. «Sono arrivato a Lecce sapendo di poter lottare per un campionato importante con progetti ambiziosi. Per me è motivo di orgoglio giocare con questa maglia». Afferma subito il centrale in conferenza stampa che vuole risponde alle dichiarazioni del presidente sannita Vigorito, rilasciate giorni fa, che facevano ricadere sul calciatore la scelta di lasciare Benevento. «Alle dichiarazioni del mio ex presidente rispondo che abbiamo visioni differenti rispetto alla vicenda che mi ha portato al trasferimento qui a Lecce. Io sono in pace con la coscienza. Visto che ormai son passati mesi, voglio chiudere questa discussione e concentrarmi solo su questa nuova avventura calcistica».
Lucioni ritorna sulla vittoria sofferta di Cosenza che lo ha visto protagonista in campo e che ha fatto spiccare il volo in classifica ai giallorossi. «Vincere a Cosenza è stato fondamentale per il seguito del campionato perché mantiene intatte le nostre ambiziosi. Sono stato l’uomo assist per il gol di Falco? Con lui ho già giocato a Benevento e so bene che quando gli si passa la sfera, qualcosa di buono si riesce a creare. Venivo da un lungo stop e non stavo certo in condizione. Ho fatto attenzione a non commettere errori e se sono risultato decisivo è perché ho sempre dato il massimo in allenamento, pur sapendo di non poter giocare per la nota squalifica. Purtroppo ho pagato con un anno di stop per un errore non mio. Avevo un’abrasione sulla coscia e sono stato curato con uno spray che è risultato illegale. E’ stata la pena minima per casi come questo, ma è stata comunque un’assenza che ha condizionato la mia carriera».
Il ritorno in campo di Lucioni permetterà a Liverani di poter contare su di un uomo d’esperienza in un reparto che fino ad ora ha subito tanti gol, ben 18 in 12 incontri. «C’è un problema di equilibrio e se subiamo troppi gol non dipende solo dalla difesa. Dobbiamo ancora trovare l’amalgama giusto per subire meno reti rispetto ad ora, ma siamo sulla via della crescita. In difesa siamo tanti e il mister ci alterna in allenamento. Sicuramente Bovo può essere un compagno ottimale lì al centro perché porta con sé tanta esperienza, ma il reparto è valido al di là dei singoli».
In conclusione Lucioni parla del suo rapporto con Liverani e sui quei compagni che lo hanno maggiormente impressionato in questa prima parte di torneo.
« Mister Liverani è un martello. Ci tiene concentrati per tutta la settimana e quindi durante la partita riusciamo a stare sempre ad un livello ottimale. Ci sta dando delle direttive che ci fanno esprimere al meglio. Dei miei nuovi compagni mi ha colpito molto Petriccione che fa un lavoro importante per l’equilibrio della squadra e per la continuità di gioco. Lì davanti Palombi sta facendo bene perché incarna l’attaccante utile al nostro modo di stare in campo. In generale abbiamo le carte in regola per fare cose importanti, ma dobbiamo mantenere un profilo basso e preparare al meglio ogni singola partita. Certamente non le potremo vincere tutte, ma la mentalità deve essere quella di affrontare gli avversari con la consapevolezza di poterli battere».
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