LECCE – Continuano le indagini della Squadra mobile di Lecce per risalire alla dinamica dei fatti ed agli autori del maxifurto commesso nella sede centrale di piazza Sant’Oronzo della Bnl. In queste ore vengono passate al setaccio, fotogramma per fotogramma, tutte le telecamere di video sorveglianza sia interne che esterne all’Istituto di credito.
Nel caveau sono presenti 310 cassette di sicurezze di cui circa 80 sono state forzate ed aperte. Gli investigatori stanno lavorando per risalire all’ammontare della refurtiva che in parte è stata abbandonata durante la fuga. E’ il caso, ad esempio, di un trolley contenente circa ottantamila euro. La caccia ai banditi prosegue senza tralasciare alcun minimo dettaglio. Intanto questa mattina alcuni poliziotti hanno controllato accuratamente la zona, mentre in banca si è assistito alla “sfilata” dei titolari delle cassette di sicurezza che sono state aperte e messe a soqquadro dopo essere state forzate. Un’operazione che ha richiesto abbastanza tempo. I ladri hanno portato via ingenti somme di danaro e numerosi gioielli. Ma non è ancora stato quantificato l’intero bottino del colpo messo a segno l’altra notte. Secondo gli investigatori i banditi avrebbero agito venerdì notte e sarebbero rimasti per quasi due giorni all’interno della banca.
A dirigere le indagini è il vicequestore di Lecce Alessandro Albini.
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