LECCE – “La sovranità appartiene al popolo o allo spread?”. Allo spread, si direbbe oggi, almeno a vedere cosa accade tra il pensiero dominante (e le pressioni) di diversi economisti e finanziari degli stati membri dell’Unione Europea. Una risposta irrituale a una domanda irrituale. Perché è del tutto ovvio che la sovranità appartiene al popolo, ma quando ci sono di mezzo analisti che assomigliano a delle cassandre alimentando austerity, rassegnazione e paura, ecco che tutto torna in gioco. Anche la stessa credibilità di un Paese.
L’argomento – che prende spunto dall’omonimo libro di Antonio Maria Rinaldi, uno degli economisti più noti e apprezzati del panorama italiano – è stato al centro di un convegno organizzato dall’associazione Laica.
Pil, debito pubblico, tassi di interesse, deficit, sono all’ordine del giorno sopratutto ora che la manovra economica del governo nazionale è stata bocciata dall’Unione Europea e che le agenzie di rating internazionali hanno confermato il rating dell’Italia a BBB.
“Gli investitori – ha spiegato il professor Antonio Maria Rinaldi, – tengono conto della sostenibilità del debito e noi siamo tra i Paesi che possiamo dare più rassicurazioni in questo senso. Perché abbiamo sempre pagato gli interessi e rinnovato le scadenze. I mercati lo sanno perfettamente. Molti paesi che ora ci bacchettano non hanno pagato il loro debito. E‘ il caso della Germania”. E il riferimento è al 1953 e al 1990, quando i tedeschi vennero graziati con enormi cancellazioni di debiti da parte degli altri paesi europei.
Quanto alle possibili ripercussioni della manovra economia sui tassi e sui mutui, Rinaldi taglia corto: “Oggi è in atto una enorme battaglia tra Roma e Bruxelles: la vera opposizione al governo italiano arriva dalla Commissione europea. In questo senso i tassi rappresentano una leva con cui fare pressioni nei nostri confronti a livello politico. Ma sono certo che questa manovra si farà nell’interesse del Paese. Questo non è il governo del cambiamento, ma è il governo del risarcimento, perché si iniziano a risarcire fasce della popolazione massacrate dall’austerity negli ultimi anni”.
Ad aprire il convegno è stato il presidente dell’associazione Laica Roberto Fatano che ha fatto un excursus sulle principali nozioni economiche, un bignami per conoscere come si muovono i mercati economici e finanziari e per provare a sfatare luoghi comuni che lasciano il tempo che trovano. Perché la bussola è e deve restare sempre quella del sovranismo e della difesa delle identità territoriali.
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