LECCE – Diciotto anni e 8 mesi di carcere per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dai futili motivi, soppressione di cadavere e porto d’arme: questa la pena decisa dal Tribunale dei Minori di Lecce per Lucio, il ragazzo che uccise nel settembre dello scorso anno, la fidanzata sedicenne Noemi Durini. Secondo il Tribunale, l’entità della pena sarebbe in rapporto con la giovane età del ragazzo, che in questo modo potrebbe intraprendere un percorso rieducativo. Quando uscirà di prigione, poco più che trentenne, avrebbe così la possibilità di rifarsi una vita.
Delusi i familiari di Noemi, che speravano in una pena molto più severa. Ora si augurano che l’entità della stessa non venga ulteriormente alleggerita nei successivi gradi di giudizio.
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