LECCE – Amore, cura, decoro, condivisione, armonia. E soprattutto rispetto. La Festa di Sant’Oronzo si aggrappa a valori autentici. “La festa è di tutti. Per questo dobbiamo viverla nel rispetto reciproco”. Un messaggio, quello del sindaco di Lecce Carlo Salvemini, che appare quasi come un monito. “Questo è un evento che racchiude momenti di intimità e di profonda solidarietà per la nostra comunità”. E che fa riemergere antiche tradizioni, come la Santa Messa nella Chiesa di Sant’Oronzo Fuori le Mura che verrà celebrata dall’arcivescovo Michele Seccia.
La città, dunque, si apre ai festeggiamenti dei Santi Patroni Oronzo, Giusto e Fortunato. “Nel cuore della tradizione” è il filo conduttore della Festa di quest’anno, con un programma civile realizzato dall’Amministrazione comunale con l’obiettivo di riscoprire antiche tradizioni e di dare spazio alla scoperta della cultura salentina. Prima grande novità per il 2018 il ritorno della cassa armonica in Piazza Sant’Oronzo, una piazza circondata da luminarie tradizionali. Per la tre giorni di festa la bande si esibiranno dal mattino alla sera, più precisamente tutte le mattine alle ore 9 con il giro in città e dalle 10,30 alle 12,30 in cassa armonica; nei pomeriggi si ripartirà alle 18.30 con il giro in città e si proseguirà dalle 19.30 alle 24 in cassa armonica.
Le bande coinvolte, composte da 40 elementi, sono la banda di S. Giorgio Jonico diretta dal Maestro Rocco Lacanfora e la banda di Sogliano Cavour diretta dal Maestro Giancarlo Perrone.
E proprio sulla scia della tradizione, venerdì 24 agosto alle ore 19 la solenne processione partirà da Piazza Duomo accompagnata dalla banda e dai rappresentanti della celebre cavalcata di Sant’Oronzo della città di Ostuni e si concluderà con il lancio di tre palloni aerostatici.
Oltre alla tradizionale fiera mercato che occuperà via Cavallotti, viale Marconi, viale Lo Re, via XXV Luglio, Via Costa, quest’anno via Trinchese sarà interamente dedicata ad una vera e propria anteprima della Fiera di Santa Lucia, dei Presepi e dei pastori, un’esposizione dei lavori artigianali della storica fiera, protagonista indiscussa del natale in città. Quest’anno anche la Villa Comunale diventerà punto nevralgico della tre giorni di festa. La storica Villa cittadina infatti ospiterà “Sapori in festa”, mercatino enogastronomico locale e una rassegna teatrale in vernacolo – che partirà già dal 22 agosto – a cura delle compagnie teatrali Filodrammatica Lupiae, Lu curtigghiu, Mario Perrotta Senior e Corte dei Musco.
Le tre Porte della città, Porta Napoli, Porta San Biagio e Porta Rudiae, richiameranno i visitatori con spettacoli di danza, musica e con il mercatino del vintage e del modernariato. Anche in occasione della Festa di Sant’Oronzo Piazza Libertini sarà palcoscenico di buona musica e spettacolo. Si parte il 24 con la presentazione della squadra di calcio del Lecce e di quella di basket della Lupa Lecce. La serata si concluderà con la musica dei Tamburellasti di Terra d’Otranto e con Gianluca Grignani.
Il 25 agosto sarà la volta della musica di Enzo Petrachi & Folkorchestra per chiudere domenica 26 agosto con un gran finale musicale: sarà infatti Renzo Arbore con la sua Orchestra Italiana a chiudere i festeggiamenti civili per il santo Patrono della città con un concerto che promette spettacolo e divertimento. L’iniziativa è stata possibile grazie al fondamentale contributo della Regione Puglia – Assessorato all’Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali che ha affiancato l’amministrazione comunale nella realizzazione dello spettacolo finale.
Come da tradizione, non mancheranno anche quest’anno la Fiera del bestiame a Frigole, il Luna Park in via del Mare e lo spettacolo pirotecnico che chiuderà i festeggiamenti.
“Le festività dei Santi Patroni – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – devono ribadire e rinnovare il profondo spirito di appartenenza alla comunità, attraverso celebrazioni di rito religioso e celebrazioni di rito civile che devono sapersi combinare in un rispettoso ed esigente equilibrio. Questa ricorrenza quest’anno cade in un momento particolarmente doloroso per il Paese, un vero e proprio lutto nazionale. Questa è l’occasione per racchiudersi tutti insieme in un momento di intima e profonda solidarietà, nei confronti delle vittime e dei familiari di tutta la città di Genova.
Voglio sottolineare che il rispetto per lo svolgimento della festa si manifesta anche esprimendo amore e cura per la città, che significa decoro, pulizia e condivisione in armonia. Come già fatto l’anno scorso ripeteremo le nostre visite lungo il percorso della festa, manifestando la nostra presenza e la nostra attenzione. Quest’anno abbiamo voluto rafforzare ulteriormente i servizi alla mobilità, garantendo per la durata dello svolgimento della festa, l’area parcheggio del Principe Umberto e di Via Adua messe a disposizione dall’Unisalento, di via Petarglione messo a disposizione dalla Camera di Commercio, di via Miglietta messo a disposizione dalla ASL e delle Manifatture Knos messo a disposizione dalla Provincia di Lecce. Auguriamo una buona festa a tutti, che sia una festa che, come sempre, ci rafforzi nello spirito di appartenenza alla comunità, che ci convinca che dobbiamo tutti essere agenti del cambiamento che vogliamo realizzare”.
“Questa per me è la prima Festa dei Santi Patroni a Lecce – dichiara l’Arcivescovo di Lecce, Monsignor Michele Seccia. Intorno ai nostri Santi si riunisce e fa festa tutta la comunità, l’intera città. Sarei contento se dal prossimo anno i festeggiamenti religiosi e quelli civili comparissero sullo stesso manifesto: può sembrare una banalità ma è un segno chiaro di quanto la comunità cristiana in festa si identifichi con la città intera. D’altronde, festeggiare i Santi fa parte dell’esperienza di fede. E le manifestazioni civili sono espressione proprio di questo sentire cristiano che si estende oltre il culto. Questa prima esperienza la vivrò anche da osservatore: mi aiuterà a conoscere e comprendere il senso della devozione dei Leccesi verso i Santi Patroni. Mi piace sottolineare in questa sede una delle novità di quest’anno – le altre sono sul programma già diffuso -: il 25 agosto riapriremo, dopo i restauri appena terminati, il Santuario del Martirio di Sant’Oronzo (Sant’Oronzo fuori le mura) con la celebrazione della messa. Sperando che si pensi presto ad una viabilità che ne consenta più facilmente l’accesso, diventerà un punto di riferimento per la devozione che va riscoperta per conservare e rafforzare la memoria: la festa patronale rappresenta proprio la storia che non si ferma, la memoria e la ricerca di un volto, quello che la comunità assume nel ricordo e nell’imitazione del Patrono, un volto che ci auguriamo sia sempre più di prossimità e di servizio”.
“Abbiamo voluto fortemente riportare questa festa, tanto sentita da tutti i concittadini – dichiara l’assessore al Turismo e allo Spettacolo, Paolo Foresio – alle sue più antiche tradizioni. Il ritorno della cassa armonica in piazza e dei famosi matinée, i palloni aerostatici, le luminarie, la rassegna teatrale in vernacolo nella Villa comunale e l’anteprima della Festa di Santa Lucia sono solo alcuni dei momenti che hanno l’obiettivo di far riscoprire ai più giovani e ai turisti la nostra storia e le nostre tradizioni e di regalare alle persone più anziane dei ricordi piacevoli. Tutto questo è stato il frutto di un lavoro lungo e faticoso per il quale ringrazio il personale del mio ufficio, l’associazione Pugliarmonica e tutte le realtà locali che ci hanno sostenuto e supportato mettendosi a disposizione”.
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