LECCE – Palazzo Carafa sarà tra gli oltre 1000 luoghi eccezionalmente aperti al pubblico per la 26esima edizione delle Giornate Fai di Primavera, previste sabato 24 e domenica 25 marzo in tutta Italia.
Quest’anno la Delegazione FAI di Lecce, in collaborazione con Apulia Film Commission, propone l’itinerario “FAI … da Set” – presentato questa mattina in conferenza stampa – che prevede l’apertura eccezionale di beni monumentali che sono stati anche location di film. La città di Lecce aprirà le porte di Palazzo Carafa set del film “Una donna per amica” di Giovanni Veronesi, Palazzo Famularo e Palazzo Tamborino Cezzi entrambi set del film “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek.
A guidare i visitatori tra le bellezze di questi beni culturali saranno i giovani studenti dell’Istituto Marcelline, del Liceo Scientifico “G.Banzi Bazoli”, del Liceo Scientifico “De Giorgi” e del Liceo Artistico “Ciardo Pellegrino”. Questi ultimi hanno effettuato questa mattina un ultimo sopralluogo a Palazzo Carafa, che accoglierà – insieme agli altri due palazzi storici della città – gli studenti del Conservatorio “Tito Schipa” impegnati ad eseguire le più belle e famose musiche da film.
“Le Giornate Fai sono importanti – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – perché ci ricordano la ricchezza del nostro patrimonio, la sua enorme vastità che spesso fa sì che molti edifici, piazze, borghi siano sconosciuti agli stessi italiani. Un’iniziativa che non soltanto valorizza ciò che abbiamo, ma ne ribadisce il suo significato in termini di orgoglio di comunità, definendo meglio i caratteri identitari di una cittadinanza. É molto importante e significativo che ciò avvenga attraverso il coinvolgimento delle scuole, affidando agli studenti il compito di studiare essi per primi ciò che devono raccontare e coinvolgendoli in questa opera di divulgazione, per cui diventano dei veri e propri Ciceroni. Sono molto contento che tra i luoghi eccezionalmente aperti al pubblico vi sia Palazzo Carafa, che raccoglie anche i monumenti recuperati dagli studenti del Liceo Artistico di Lecce. Questa scelta permetterà di concepire il Palazzo non solo come la sede del Comune, ma come un bene monumentale della nostra città”.
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