LECCE – Entro giugno la conclusione dei lavori, a novembre l’apertura. É la road map per l’inaugurazione del nuovo Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) di Lecce, tracciata questo pomeriggio al termine del sopralluogo del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, che ha voluto rendersi conto personalmente dello stato di avanzamento dei lavori. Ad accompagnarlo il Direttore Generale Asl Lecce, Ottavio Narracci, l’Ufficio del Rup, guidato dall’ingegnere Carmelo Negro e la Direzione Lavori, retta dall’ingegner Alfredo Magnanimo.
Una visita che segna una tappa importante verso il completamento dell’opera. L’ha sottolineato il presidente Emiliano, subito prima di mettere piede in una delle 12 ultramoderne sale operatorie del primo piano del DEA e nell’ala dedicata alle degenze: «Questa storia – ha detto il presidente – è cominciata nel 2008 e, per me, era diventata ormai insopportabile. Abbiamo spinto per accelerare i lavori, dopo il forte ritardo accumulato, e ora sembra finalmente che la ditta appaltatrice abbia preso un ritmo che ci lascia ben sperare per la conclusione dell’opera, recuperando almeno parte del tempo perso. Il DEA – ha rimarcato – consentirà al “Fazzi” di essere realmente il Centro Hub di secondo livello che è previsto nel Piano di Riordino, divenendo punto di riferimento per tutto il Salento. Questa è la struttura più moderna e tecnologicamente avanzata di tutta la Puglia. L’aggiornamento tecnologico presente in questo ospedale sta dotando il territorio delle migliori tecnologie possibili. É necessario che il Piano di riordino viva in questa maniera, eliminando le sacche di inefficienza e facendo del rafforzamento della rete dell’emergenza-urgenza, dotata di strutture super-specializzate come questa, ma anche di nuove ambulanze e persino di elicotteri, la chiave di ogni ragionamento su una Sanità realmente al servizio dei cittadini».
«Il nostro auspicio – ha aggiunto il direttore generale Ottavio Narracci – è di procedere prima possibile all’inaugurazione. Con il DEA si completa una struttura sanitaria che comprende il corpo centrale del “Vito Fazzi” e il Polo Oncologico, sarà dotata di tecnologie avanzate e di unità operative altamente specializzate, dal Centro Cuore al Centro Trauma. Stiamo realizzando un grande e moderno ospedale che permetterà al “Fazzi” di rispondere alle previsioni del Piano di riordino, anche dal punto di vista delle risorse umane, con tecnologie e strutture adeguate e di essere un punto di riferimento per il Salento e l’intera Puglia».
I particolari dell’opera sono stati illustrati dai tecnici. Dopo l’introduzione di Laura Casto, supporto amministrativo del Rup, l’ingegner Negro ha spiegato come il nuovo Dea non solo è «una grande struttura capace di resistere ai terremoti», ma è realizzata per «produrre energia da fonti rinnovabili, essendo dotata di impianti solari e di trigenerazione, capace di generare energia termica ed elettrica».
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