CUTROFIANO – Il vicebrigadiere Piero Tramacere, originario di Corigliano e in servizio presso la stazione di Cutrofiano, ha ottenuto la revoca della sospensione dal pubblico ufficio, che era scattata in seguito al provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Lecce su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, durante l’operazione “Contatto”, condotta dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Maglie nel settembre 2017.
Il militare era stato accusato di avere rapporti con un clan mafioso, ma fin da subito aveva dimostrato piena collaborazione presentando tutta la documentazione che attestava il corretto svolgimento di operazioni a carico di presunti appartenenti al clan (multe, sequestri, ecc).
Alla luce di un quadro cautelare fortemente ridimensionato a seguito dell’ordinanza emessa dal Tribunale del Riesame di Lecce – che escludeva le ipotesi di reato di “falso ideologico” e “rivelazioni di segreti d’ufficio” – e del parere favorevole della Procura di Lecce che non ha impugnato il provvedimento, il gip D’Ambrosio ha ritenuto che non sussistano esigenze cautelari e ha disposto la revoca anticipata della sospensione.
A difendere il carabiniere sono stati gli ‘avvocato Massimo Manfreda e Francesco Vergine.
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