La strategia di rimanere in movimento su un percorso difficilmente accessibile ai mezzi, è stata sfruttata per ritardare il più possibile l’intervento delle forze dell’ordine.
Ma non solo: slogan, striscioni, blocco del traffico e partecipanti stesi davanti alla prefettura, con un solo obiettivo: veicolare il proprio messaggio No Tap. (In apertura il video girato ieri sera in via Trinchese)
“Resistenza, ora e sempre resistenza. In questi giorni il Salento è invaso dagli stranieri, stranieri con le divise. E sono gli uni stranieri che non vogliamo. Andatevene a casa!
Il copione è lo stesso andato in scena il giorno prima a Melendugno, dove alle proteste contro il gasdotto si sono aggiunte anche quelle contro le forze di polizia. Una cinquantina di manifestanti sono giunte in prossimità della zona interdetta all’accesso di persone estranee ai lavori, si sono impossessate della chiave di accensione del gruppo “generatore di luce”, spegnendolo, prima di allontanarsi. Dalla Questura di Lecce hanno fatto sapere di “non aver mai fatto ricorso ad azioni coattive limitandosi a contenere le provocazioni” (in basso il video fornito dalla Polizia).
Non resta che chiedersi come potrà evolversi questa situazione di stallo, per la quale continuano a spendersi tante risorse economiche e tante energie da entrambi i fronti ma che di fatto sembra non poter più essere cambiata.
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