Sì, viaggiare, la rubrica del Tg2 che si occupa di viaggi e turismo e della scoperta di mete italiane e straniere ancora poco conosciute, parlerà oggi, venerdì 15 settembre, di Nardò e del suo territorio. L’inizio della trasmissione, come ogni venerdì, è alle ore 13.40 su Rai Due. La giornalista Lucia Buffo, peraltro salentina d’origine, guiderà i telespettatori in un servizio della durata di circa otto minuti, tra le bellezze storiche e ambientali della città. Le telecamere di Sì, viaggiare, infatti, hanno seguito un percorso magico tra piazza Salandra, la basilica cattedrale di Santa Maria Assunta, le corti dei palazzi del borgo antico, il castello Acquaviva, la villa comunale e poi, fuori dal centro urbano, le ville eclettiche di località Cenate, la masseria Brusca e il suo giardino, il litorale. Un itinerario arricchito da interviste e notizie di carattere storico e architettonico.
Il servizio è stato realizzato nell’ambito di Nardo365: racconti di bellezza, il press tour organizzato lo scorso giugno dall’amministrazione comunale nell’ambito degli interventi previsti dall’Asse VI del Por Fesr Puglia 2014/2020 (finalizzati a fare attività promozionale del territorio e di riposizionamento delle destinazioni turistiche). Un weekend che ha portato noti giornalisti, opinion leader e influencer a immergersi nel cuore del centro storico, a Portoselvaggio, al Museo della Memoria, all’Acquario del Salento, nel mare di Santa Caterina, oltre che nelle eccellenze dell’enogastronomia, recensendo molto positivamente la città e le sue risorse naturali, storiche e culturali.
“Raccogliamo i frutti del press tour di giugno – spiega l’assessore al Turismo Giulia Puglia – con un prodotto di grande visibilità per il territorio neretino. Non capita spesso di poter ammirare la città per circa otto minuti su Rai Due nell’ambito di una trasmissione molto seguita da chi viaggia e da chi in generale ama le magnificenze del nostro Paese. I “racconti di bellezza” che sono scaturiti da quel weekend con giornalisti, opinion leader e influencer parlano tutti indistintamente di Nardò come di un posto affascinante, dove c’è natura, storia, cultura, un contesto di pace che vale la pena visitare. Sul fronte del marketing e della promozione territoriale, Nardò ha accumulato negli anni un ritardo terribile, una delle peggiori eredità che ci hanno lasciato, ma abbiamo già invertito la rotta”.
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