Primo consiglio, prime scintille a Palazzo Carafa tra centrodestra e centrosinistra. La ferita è ancora aperta per Gilberti e soci che si sentono scippati del premio di maggioranza finito nelle mani del centrosinistra dopo la decisione della Commissione elettorale. Ad aprire le danze ci pensa Giliberti che.l preannuncia il non voto dei consiglieri di opposizione della delibera di convalida degli eletti e per le altre relative all’elezione del presidente del Consiglio e dei due vice “per coerenza con il ricorso amministrativo” . Prima di definire eccentrica la Commissione elettorale, il consigliere Messuti precisa: “Mai stati sull’Aventino”. Il sindaco Salvemini ricorda i diritti ma anche i doveri dei consiglieri. Prende atto della decisione del centrodestra e tira avanti. Ma il capogruppo del Pd Rotundo attacca: “È una battaglia contraddittoria rispetto all’augurio di buon lavoro. La città attende risposte”. E la prina risposta arrivata dall’aula è l’elezione (al terzo tentativo) di Paola Povero alla presidenza del Consiglio con buona pace del governatore Emiliano, da sempre suo mentore politico. Vicepresidente vicario è stato eletto Marco Nuzzaci, vicepresidente supplente è invece il Cinquestelle Fabio Valente.
Buona la prima. O quasi.
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