Riceviamo e pubblichiamo una lettera dell’imprenditore Gianluigi Parrotto, inventore della turbina eolica “Victoire” in merito ad una vicenda che vede come protagonista un cittadino di Ugento che si è rivolto ad un giudice per il presunto non funzionamento del suo mini impianto eolico. “Non c’entra nulla la mia turbina”, ha dichiarato Parrotto, aggiungendo che la sua società – condannata da un giudice al risarcimento dei danni – “si è occupata solo di curare la parte commerciale”.
Di seguito la lettera integrale inviata alla nostra redazione:
Egr. Direttore responsabile,
Le segnalo che sulla Sua testata è stata riportata una notizia del tutto priva di fondamento che riguarda il sottoscritto. Nel riservarmi di adire le vie legali per il grave danno d’immagine procurato, Le chiedo gentilmente di rimuovere immediatamente l’articolo e di dare visibilità alla seguente precisazione.
«Una mia società, con sentenza di primo grado dunque non passata in giudicato, è stata condannata a risarcire un utente di Ugento, perché si è occupata esclusivamente di offrire «fornitura di sostegno» per una turbina che non funzionerebbe e che, come si evince pure dall’etichetta, non è stata prodotta da me ma da una società con sede nel nord Italia. Trattasi, peraltro, di una turbina che è già fuori produzione da tre anni. In questo caso la mia società si è occupata solo di curare la parte commerciale e la vicenda nulla ha a che fare con le turbine da me brevettate. A conferma di ciò ci sono tutte le certificazioni relative, la targhetta affissa vicino la stessa turbina e la relazione del consulente tecnico d’ufficio nominato dal Tribunale.
La mia società quindi, in quell’impianto come anche in altri forniti tre anni fa, dunque prima della realizzazione del mio primo brevetto, ha curato solo l’aspetto commerciale, ha fatto da intermediaria fra la casa madre ed il cliente, lasciando addirittura a terzi ed esperti del settore l’installazione e il collaudo della turbina, come nel caso di Ugento. Eventuali responsabilità, anche nel caso della condanna di primo grado di qualche giorno fa, saranno valutate ulteriormente dalla magistratura.
Essendo per me prioritaria la soddisfazione del cliente e l’efficienza del prodotto, da anni il mio team ha ideato dei modelli più prestanti, ponendo maggior attenzione nella selezione della società installatrice e del luogo in cui viene installata la turbina: perché pur impiantando un mega impianto eolico, se non ci sarà vento l’energia non si potrà mai produrre. Ho fiducia nella magistratura e mi auguro che anche in questa circostanza, seppur per una vicenda che nulla ha a che fare con le mie turbine, possa fare maggiore chiarezza e che la stampa possa sempre approfondire le notizie prima di screditare l’immagine delle persone, specie oggi a cui il web non risparmia nulla.
Pertanto i miei avvocati, che stanno provvedendo a raccogliere il materiale soprattutto sui social network, adiranno le vie legali nei confronti di coloro che attraverso commenti inopportuni diffameranno la mia persona e i miei collaboratori.
Cordialmente
Gianluigi Antonio Parrotto
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