Il pareggio per 1 a 1 di Matera ha sancito quasi definitivamente gli esiti della stagione regolare del girone C di Lega Pro. Il Lecce di Padalino è ormai attardato di 8 lunghezze dal Foggia capolista e il suo interesse è rivolto dunque ai playoff che inizieranno tra quattro settimane. La difficoltà di affrontare da metà maggio un torneo completamente nuovo è mitigata dalla consapevolezza che la squadra giallorossa avrà tutto il tempo per preparare atleticamente al meglio i playoff e dalla certezza di poter saltare l’ostico primo turno in gara secca.
I più:
Perucchini: il numero uno giallorosso ha finalmente tolto quella polvere che i mesi di tribuna a Benevento avevano provocato, costringendolo a prove altalenanti dal suo rientro nel Salento. A Matera Perucchini è stato insuperabile nell’assalto finale prodotto dai lucani e se oggi il Lecce è sicuro del secondo posto lo si deve alla sua grande reattività tra i pali.
Costa Ferreira: appena arrivato a Lecce a gennaio, ci sbilanciammo nel dire che il portoghese sarebbe stato il valore aggiunto per il centrocampo giallorosso. La sua duttilità nella mediana e la sua pericolosità al tiro sono sicuramente il miglior biglietto da visita che oggi il Lecce può presentare sulla via dei playoff.
La Berretti: Grande plauso per il traguardo raggiunto va alla Berretti di Claudio Luperto che ha vinto con un turno di anticipo il proprio girone e si appresta ad affrontare le fasi finali della manifestazione con entusiasmo e consapevolezza dei propri mezzi. Il mister leccese, che in punta di piedi ha saputo imporsi come tecnico prima nella Primavera ad Avellino e da due anni nella sua Lecce, ha forgiato una squadra fatta di buoni calciatori grazie anche all’abilità del Direttore Tecnico Alberti. Si spera che alcuni di loro possano presto mettersi in luce tra i professionisti e le restanti tre partite potrebbero essere la cornice giusta per esordire tra i grandi.
I meno
Padalino: L’espulsione rimediata a Matera, che gli impedirà di sedere in panchina per due giornate, è il segno di un nervosismo esagerato essendo la gara in Lucania decisamente meno decisiva per il primo posto di altre nelle quali il tecnico ha sfoggiato una tranquillità a volte sembrata stucchevole. La società ha puntato tutto sul riscatto del criticato tecnico foggiano e solo dalla sua guida decisa potranno nascere i successi del Lecce nei playoff.
Tsonev: Il ragazzo bulgaro ha giocato una partita al di sotto delle sue possibilità pur rimanendo le attenuanti di uno schema, il 4-3-3, che va in tilt proprio nella zona nevralgica del campo contro squadre dinamiche e di pressing come Matera o Foggia.
Pacilli: Il fantasista aquilano vive un momento nel quale non entra nelle rotazioni di Padalino e questo produce mancanza di fantasia alla manovra. Pian piano dovrà ritrovare il campo per ritrovare smalto e poter essere importante nel rush finale.
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