Sabato 1 con Il grigio, tratto da un testo monologo di Giorgio Gaber, e domenica 2 aprile con Via Crucis di Padre Serafino Marinosci al Teatro Sotterraneo di Spongano, in provincia di Lecce, prosegue la rassegna “Fortezza in opera” promossa dalla Compagnia Salvatore Della Villa e da Ipogeo Bacile.
Sabato 1 aprile (ore 21 – ingresso 7 euro), per la sezione Teatro S, Salvatore Della Villa metterà in scena “Il Grigio” di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con musiche originali di Gianluigi Antonaci e video a cura di Andrea Federico. Uno dei testi più applauditi dell’attore e cantautore milanese, un monologo in cui il protagonista in una sua ipotetica e rigeneratrice pace domestica dovrà affrontare l’astuzia e la malvagità di un ospite inaspettato e indesiderato, “Il Grigio”, che lo metterà alla prova nel profondo della sua esistenza, fra trappole e inganni, in un duello comico e paradossale che farà luce sulla solitudine e sui sentimenti dell’uomo. Un uomo decide di vivere in una nuova casa alla periferia di una città con la voglia di allontanarsi da tutto, riflettere, ritrovarsi, rimettere un po’ a posto le cose della sua vita, lavorare. Ha la necessità e la volontà di lasciarsi alle spalle quella sua quotidianità di una vita banale intrisa di ipocrisia, volgarità, un matrimonio non riuscito, un’amante delusa, l’estraneità del figlio, e l’illusione che “L’Amore è una parola strana. Vola troppo. Andrebbe sostituita”. Scritto nel 1988, Il Grigio rappresenta una delle opere più significative del teatro italiano contemporaneo. Con un testo attualissimo per linguaggio, contenuti e ritmi narrativi, Gaber porta sulla scena i sentimenti, le paure, le debolezze dell’animo umano, analizzate senza pudore, nè ipocrisie; lo aveva definito “il più musicale” dei suoi spettacoli, sebbene non vi avesse inserito nessuna delle sue canzoni. La musicalità dello spettacolo, infatti, sussiste nella misura in cui la crea il suo interprete. Giorgio Gaber, per l’anagrafe Gaberscik, nasce a Milano il 25 gennaio 1939. Nato da una famiglia della piccola borghesia, all’età di 15 anni si esercita con la chitarra per curare il braccio sinistro colpito da una paralisi. Dopo aver conseguito il diploma si iscrive alla facoltà di economia e commercio della Bocconi e si paga gli studi suonando al Santa Tecla, dove inizia la sua carriera artistica. Negli anni ’50, notato da Mogol, realizza per la casa discografica “Ricordi” i primi dischi di rock and roll. Al 1961 risale la sua prima esperienza teatrale con Maria Monti, con la quale porta in scena lo spettacolo “Il Giorgio e la Maria” al teatro Gerolamo di Milano. Nel 1963 con “Canzoniere Minimo” inizia la sua vera e propria attività televisiva come conduttore. Il lungo sodalizio artistico di Giorgio Gaber, grande cantautore e drammaturgo del nostro tempo, e Sandro Luporini, importante pittore del realismo metafisico, comincia negli anni sessanta e si evolve attraverso il Teatro Canzone, la prosa d’evocazione, fino agli ultimi album di canzoni intrise di impegno sociale.
Domenica 2 aprile (ore 20 – ingresso 5 euro) la rassegna ospiterà Via Crucis di Padre Serafino Marinosci sui versi di Pietro Metastasio con Anna Lucia Alessio (soprano), Serena Scarinzi (mezzosoprano), Piergiorgio Frassati (coro), Antonio Papa (organo). Fu Padre Serafino Marinosci, nato a Francavilla Fontana nel 1869, a comporre la famosa e struggente Via Crucis, o più precisamente “Le 14 stazioni della via crucis” dell’abate Pietro Metastasio. Frequentò il convento di S. Maria della Croce dove fu avviato agli studi musicali. Quando il Padri si accertarono che si trattava di una vera vocazione lo fecero entrare nel convento di Galatone dei frati minori Alcantarini, dove fu chiamato Padre Serafino della Purità. Ripresi gli studi musicali compose la famosa e struggente Via Crucis, sui versi dell’ Abate Pietro Metastasio. Quando il 3 marzo del 1895 eseguì in S.Croce a Lecce per la prima volta la sua Via Crucis, la stampa salentina scrisse che la sua fama avrebbe varcato i confini della sua terra natia per la squisitezza e la purezza di quelle melodie. La Via Crucis consiste in quattordici stazioni, un’introduzione e un canto dedicato alla Vergine Desolata.
Sino al 20 maggio, Fortezza in Opera propone una lunga stagione con circa sessanta appuntamenti tra teatro, musica, danza, letteratura, arte, incontri, focus di approfondimento. La rassegna – organizzata con il patrocinio e il sostegno di Teatro Sotterraneo, Le Terre di Mezzo Festival, Ass. Opera Prima, Ass. Cult. Federiciana, Provincia di Lecce, Comune di Spongano, Comune di Ortelle, Teatro Essenza, Comune di Surano, Comune di Galatone, Fai sezione di Lecce, Pro Loco Spongano, Pro Loco Surano, Pro Loco Poggiardo, Trattoria Picalò – è divisa in sei sezioni: Teatro S, Tirata d’Attore, ConcertAzioni, Alla Scèrza-Teatro Ragazzi, Letture Sotterranee e Focus.
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