Nell’incontro di ieri in Prefettura sul tema della sospensione dell’erogazione dell’acqua nei condomini di edilizia popolare si sono assunti impegni concreti ed evidenti che rappresentano un passo deciso verso la definitiva soluzione ad un problema che si trascina da troppo tempo.
È stato deciso che l’acqua tornerà a disposizione di tutti gli inquilini; la Regione ha assicurato uno stanziamento importante, 3 milioni di euro, per l’installazione dei contatori singoli, che permettano agli inquilini in regola e ai morosi incolpevoli di non subire il taglio indiscriminato dell’utenza e distinguere così tra le persone che pagano, quelle che non pagano perché non possono e chi invece pur potendo non paga approfittando della situazione; a chi non è in regola con i pagamenti si è deciso di offrire l’opportunità di rateizzare, con un piano di rientro, il debito maturato e di poter rientrare in una situazione di regolarità; è stata decisa la sottoscrizione di un accordo con gli amministratori di condominio per individuare – in collaborazione con il Comune – i cittadini morosi incolpevoli per disagio sociale.
L’esito dell’incontro ha rappresentato un primo passo importante. Altri ne servono, come la piena applicazione della legge regionale 10/2014, che assegni all’ARCA le risorse necessarie per sostenere gli inquilini in difficoltà.
Tutt’altro che una “passerella”, dunque. Le uniche “passerelle” a cui finora abbiamo assistito sono quelle di chi ha pensato di presentarsi munito di telecamera davanti a persone che soffrono denunciando un mancato intervento della Regione. E che oggi, di fronte a questi impegni assunti, continua a preferire la polemica politica all’impegno concreto per la risoluzione del problema.
Amministrative 2017
Emergenza Aqp: “Ma quali passerelle? Assunti impegni concreti”
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