Il cittadino straniero SAVATEEV Aleksandr 32enne di origine Russa, arrestato lo scorso 9 Febbraio dal personale della Capitaneria di Porto di Otranto (LE) in quanto responsabile del reato di cui all’art. 12 del D.L:vo 286/98 poiché, unitamente ad un altro complice della medesima nazionalità, a curato il trasporto, a bordo di un motoveliero, e l’ingresso irregolare in Italia di 89 migranti di varie nazionalità.
A seguito di ulteriori verifiche, il G.I.P. presso il Tribunale ordinario di Lecce, pur convalidando l’arresto per i due stranieri, disponeva la scarcerazione del SAVATEEV, che veniva pertanto posto a disposizione della Divisione Immigrazione della Questura di Lecce per i provvedimenti di competenza.Il medesimo risultava irregolare in territorio italiano, per aver fatto ingresso pur essendo privo di visto od altro titolo autorizzativo, pertanto possibile destinatario di provvedimento di espulsione ex art. 13 comma 2 lettera a) del D.L.vo 286/98.Scattavano pertanto una serie di verifiche finalizzate, in primis, all’identificazione ed acquisizione del relativo titolo di viaggio, in occasione delle quali emergeva che lo straniero era in possesso del passaporto in originale, che risultava sotto sequestro. Per il tramite della Capitaneria di Porto di Otranto, dunque, si recuperava tale documento, come noto utile per l’accompagnamento alla frontiera.Lo straniero, che non conosceva la lingua italiana, veniva ascoltato costantemente con l’ausilio di interprete in lingua russa, al fine di acquisire ogni elemento ritenuto utile per verificare se vi fossero motivi tali da impedirne il rimpatrio e ragioni connesse per determinare l’eventuale rilascio di permesso di soggiorno per motivi umanitari. Certi dell’assenza di tali motivi, la Divisione Immigrazione si adoperava presso il Prefetto per l’emissione del decreto espulsivo prima citato.Il Questore di Lecce emetteva, dunque, analogo provvedimento al fine di rendere eseguibile il provvedimento prefettizio.A seguito di ciò, veniva allertato l’Ufficio del Giudice di Pace di Lecce, come noto competente per la convalida del decreto del Questore, ed in contemporanea si contattavano le agenzie viaggi per i biglietti aerei. Tutto ciò in virtù dell’impellente necessità di svolgere le operazioni in tempi molto contingentati.
Grazie alla sinergia attivata dalla Divisione Immigrazione con i vari Uffici ed enti coinvolti a vario titolo, il provvedimento del Questore veniva convalidato e l’afferente decreto di espulsione del Prefetto reso dunque eseguibile.
SAVATEEV Aleksandr veniva presso ROMA FIUMICINO e imbarcato a bordo di aereo di linea diretto a Mosca, ESPULSO DAL TERRITORIO NAZIONALE.
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