Sabato 11 febbraio, alle ore 20, il comitato informale leccese PannolinoTime, accogliendo l’invito di MAMI, Movimento Allattamento Materno Italiano, organizza in piazza Sant’Oronzo, nei pressi del Sedile, in contemporanea nazionale con altre 80 città italiane, un sit-in di mamme che allattano.
Si tratta di un vero e proprio flashmob bianco annunciato, organizzato al fine di promuovere l’allattamento come chiave per uno sviluppo sostenibile, ma non solo. In molti Stati, inclusa l’Italia, infatti, alle madri non è ancora stato riconosciuto il diritto di allattare tranquillamente e liberamente in luoghi pubblici o dove lo desiderino; non sono esse legalmente protette dalle molestie e discriminazioni. Spesso viene chiesto alle madri di andare ad allattare altrove o di coprirsi durante questo atto naturale, poiché considerato indecente agli occhi di alcune persone che potrebbero sostenere l’allattamento in pubblico come un atto osceno.
Tutto ciò rappresenta, a detta di MAMI e del comitato promotore leccese, un insulto alla maternità.
Le ragioni e i presupposti dell’evento di domani sono state sposate sin dal primo momento dall’Assessorato alle Politiche Ambientali del Comune, competente anche in materia di sanità.
“Il modo più naturale per un bambino di ricevere nutrizione è attraverso l’allattamento al seno – dichiara Andrea Guido – Chi sceglie questa prassi naturale, come raccomandato anche dall’Oms, deve poterlo fare ovunque, anche in un ristorante, in un bar, su una panchina o in un ufficio pubblico. Sono convinto che ogni madre debba poter allattare ovunque lo desideri, nell’interesse della salute dei bambini.
Per questo motivo invito tutte le mamme e i papà leccesi a prendere parte al sit-in di domani. Credo che cacciare una madre che allatta, farla sentire fuori luogo, insinuare in lei il dubbio che stia facendo qualcosa di riprovevole, sia un insulto alla maternità, alle donne e alle famiglie. Oggi nel nostro paese c’è un vuoto normativo ancora da colmare a tutela dell’allattamento materno ovunque possa avvenire e iniziative di questo genere sono importantissime per far comprendere a chi governa che alcuni provvedimenti legislativi, semplici da confezionare, potrebbero rappresentare una svolta importante per la tutela del diritto del minore al nutrimento, salute e benessere psico-fisico”.
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