LECCE – “Se entro 60 giorni Arcelor Mittal eliminerà i problemi relativi alle emissioni del camino E312 la fabbrica dovrà chiudere”.
I giudici del Tribunale amministrativo di Lecce sono stati chiari e hanno lanciato un aut aut ai vertici del polo siderurgico confermando cosi le disposizioni del sindaco di Taranto. “Tali emissioni percepite in città e oggetto di numerose segnalazioni – si legge nelle premesse dell’ordinanza sindacale – hanno procurato un forte odore diffuso in particolari nei quartieri Tamburi, Borgo-Città vecchia”, nonché, “le attuali e persistenti criticità di carattere emissivo, non escludono possibili conseguenze di natura sanitaria e producono sempre più insistentemente situazioni di estremo disagio sociale, oltre che diffusa preoccupazione ed esasperazione della popolazione che vede minacciata la propria salute specie delle fasce più deboli”.
Una sentenza, quella del Tar, accolta con grande soddisfazione dal Codacons. Si apre dunque un nuovo fronte giudiziario su una vicenda infinita e maledettamente complicata e che inevitabilmente presenta forti ripercussioni sul piano ambientale, sociale e occupazionale.
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