BARI – Via libera alla riapertura di bar, pub e ristoranti a partire da lunedì 18 maggio. La conferma – dopo le voci che si sono rincorse in questi giorni – giunge dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al termine dell’incontro tra Governo e Regioni, alla presenza del premier Giuseppe Conte. “Il Governo ha accettato la richiesta delle Regioni di consentire, a partire dal 18 maggio, la riapertura delle attività economiche lasciando a ciascuna regione, in funzione dell’effettivo pericolo epidemiologico, la decisione in margine ai tempi e alle specifiche modalità di esecuzione delle attività”. Il problema è capire in quale modo garantire la sicurezza per i clienti e per i dipendenti. La sistemazione di tavoli e sedie all’aperto diventa fondamentale. Nella giornata di ieri, intato, è stata depositata la delibera relativa alla sospensione del regolamento sui dehors che approderà il 21 maggio in aula consiliare. Una corsa contro il tempo. Resta inteso, peraltro, che se la curva dei contagi dovesse malauguratamente risalire il Governo è pronto ad intervenire nuovamente.
Sulla Fase 2 il governatore pugliese ha chiesto lumi al premier Conte e Ministro della Salute, Speranza: “Qual è il numero di tamponi ritenuto ottimale per la Fase 2, visto che la Puglia sta facendo investimenti milionari per l’acquisto di macchinari e reagenti per arrivare ad effettuare fino a diecimila tamponi al giorno?”. In particolare, ha chiesto “se non fosse il caso di individuare la soglia di tamponi ritenuta sufficiente e di procedere agli acquisti di macchinari e reagenti in modo collettivo, non mettendo in concorrenza in un mercato scarso di forniture le singole regioni, precisando che questi acquisti ricadranno nel budget della protezione civile per l’emergenza Covid, e quindi dovranno essere sostenuti dallo Stato”.
Su un’altra questione, invece, Emiliano ha innescato una polemica con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: “Ho richiesto di conoscere per quale ragione in materia non pertinente alla sua delega, abbia sferrato alle regioni un attacco cosi ingiusto accusandole di non avere terminato l’istruttoria delle pratiche presentate dalle aziende per la cassa integrazione in deroga. Ho specificato che la Puglia ha terminato questo lavoro, pertanto l’Inps può procedere senza indugio alla immediata liquidazione della Cigd”.
Facebook
Instagram
RSS