LECCE – “Quale relazione con l’entroterra?” è il titolo del secondo Forum previsto dal Dibattito Pubblico sul Piano Comunale delle Coste. L’appuntamento si terrà sabato 5 ottobre a partire dalle 10 presso la sala conferenze al primo piano dell’ex Convento dei Teatini. La sessione pomeridiana partirà alle 16.
Il forum ospiterà la presentazione dei progetti che l’amministrazione sta redigendo per dare al Piano delle Coste una prospettiva di coerenza nella programmazione comunale, dal Piano Urbanistico Generale, al Piano di Rauccio, al Programma di Rigenerazione, ai progetti per la marina di Frigole alle proposte per il Contratto Istituzionale di Sviluppo. Questo forum vedrà la partecipazione di docenti e studiosi del Politecnico di Milano, istituzione con la quale l’amministrazione ha stipulato una convenzione per la riqualificazione paesaggistica delle aree edificate nelle marine in assenza di pianificazione.
In mattinata sarà esposta la relazione introduttiva “Il Piano delle Coste all’interno della pianificazione integrata, Programma di Rigenerazione, Progetti Asse VI, Piano Urbanistico Generale, Piano Territoriale Parco di Rauccio, Contratto di Sviluppo Istituzionale”, con gli interventi dei progettisti: architetto Francesco Baratti, Programma di rigenerazione delle marine, Prof. Federico Zanfi – Politecnico di Milano, Progetti di recupero costiero degli insediamenti abusivi, architetto Fabiano Spano, Progetti Asse VI Frigole, architetto Giacomo Potì, archistart Festival della Rigenerazione, Interventi Ordini professionali Architetti, Avvocati, Ingegneri, Geologi.
Dalle ore 16 spazio agli interventi degli stakeholder: operatori balneari, associazioni sportive, associazioni ambientaliste, operatori turistici e associazioni.
“La giornata di sabato è molto importante perché metterà in luce le relazioni tra il Piano Coste, i progetti di rigenerazione delle Marine e la Pianificazione Generale – dichiara l’assessore alla Pianificazione Urbanistica e Marine Rita Miglietta – Non possiamo infatti chiedere al Piano Coste di risolvere tutti i problemi del nostro litorale ma certamente gli usi costieri che il Piano definisce e amplia, condizionano tutto ciò che accade a ridosso degli arenili. Per questo abbiamo voluto promuovere una giornata di ampio respiro, perché lavoriamo ad una visione integrata del territorio. L’obiettivo è di offrire a tutti più opportunità: servizi balneari legati a quelli del turismo rurale o naturalistico, per esempio. Quello che serve è un progetto che si costruisce nel tempo, che lavora sulla riconversione di quegli immobili che versano in una situazione di vulnerabilità ambientale e che possono lasciare spazio a servizi e attrezzature sostenibili di supporto ad una offerta turistica qualificata”.
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