I Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taranto, hanno tratto in arresto, in flagranza del reato di estorsione, un 46enne tarantino con precedenti di polizia.
Le indagini hanno avuto inizio allorquando gli operatori della Centrale Operativa, del Comando Provinciale del capoluogo jonico, hanno ricevuto la telefonata, sul numero di emergenza 112, da parte di una donna, che ha riferito di essere stata vittima di un furto dell’autovettura in suo uso, all’interno della quale, tra l’altro custodiva anche alcuni documenti personali. La stessa ha raccontato, inoltre, che a seguito dell’evento, avvenuto poco prima in pieno centro, era stata raggiunta da due richieste telefoniche, da parte di un ignoto malfattore, che in prima battuta le chiedeva che gli venisse consegnata la somma di 70 euro, per poter riavere i documenti, e successivamente esigeva la somma di 200 euro, quale corrispettivo per la restituzione della vettura. Il malfattore, dopo la trattativa, dava appuntamento alla vittima in una via del centro di Taranto, intimandole di presentarsi, ovviamente da sola e con al seguito il denaro chiesto, dicendo testualmente: “Vieni da sola e non fare scherzi altrimenti te la faccio pagare”.
Gli operatori del 112, dopo aver rassicurato la vittima ed averla tranquillizzata, invitavano la stessa a recarsi nella caserma di Viale Virgilio, dove i Carabinieri dell’Aliquota Operativa davano inizio all’attività investigativa, sul tentativo di “cavallo di ritorno”.
Raccolta la denuncia, i militari hanno predispostoun articolato servizio di osservazione, controllo e pedinamento al fine di monitorare i movimenti dell’autore dell’estorsione, che veniva identificato già dopo i primi accertamenti, in modo da escludere eventuali condotte che potessero arrecare pericolo all’incolumità della vittima.
I Carabinieri in abiti civili, mimetizzati tra i passanti, attesa la consegna del denaro da parte della donna, hanno bloccato ed ammanettato l’uomo con in mano ancora la somma contante, che veniva poi restituita alla vittima. Il 46enne è stato così arrestato per estorsione.
Le indagini hanno consentito di recuperare e restituire all’avente diritto, l’autovettura, che l’uomo aveva abilmente nascosta in una via della borgata Tramontone del capoluogo jonico.
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