Il Lecce che vola ha un segreto: il Via del Mare. Dei 56 punti collezionati dai giallorossi fino ad ora in classifica, ben 32 sono frutto di un bottino interno invidiabile fatto di 10 vittorie e 2 soli pareggi. Proprio sulla necessità di continuare a macinare punti in casa si è incentrata la conferenza stampa odierna di Andrea Arrigoni. Il metronomo del centrocampo giallorosso sta vivendo un’annata strepitosa dopo che lo scorso anno era finito ai margini della formazione titolare ed in estate era uno degli indiziati che avrebbero dovuto lasciare il Salento.
«Rispetto allo scorso anno – esordisce Arrigoni – non sono migliorato solo io, ma tutta la squadra. Abbiamo modificato il modo di stare in campo e le prestazioni, ma soprattutto, abbiamo una mentalità diversa e questo lo si vede chiaramente dall’interpretazione della gara di tutti i miei compagni non solo dalla mia».
Domenica prossima i giallorossi avranno l’opportunità di andare virtualmente a più 10 sul Catania, che dovrà affrontare la sua giornata di riposo e che per il momento ha confermato in panchina Lucarelli, sebbene ci sia stata la disfatta di Monopoli. La sfida per il Lecce non sarà delle più facili perché contro la Juve Stabia, compagine composta da una rosa molto valida per la categoria, come dice lo stesso Arrigoni. «Loro vengono da una sconfitta interna contro il Bisceglie, ma hanno degli ottimi giocatori in squadra. Poi, è risaputo che contro di noi tutte le avversarie giocano la gara della vita. L’opportunità di allungare in vetta è ghiotta e questo rende l’incontro ancora più importante, ma anche se il discorso promozione non sarebbe chiuso neppure vincendo, noi dobbiamo continuare a macinare punti senza mai rallentare. Siamo consapevoli che basta distrarsi un attimo e il divario con le inseguitrici regredisce».
Arrigoni in conclusione parla proprio della maturità della squadra emersa anche domenica scorsa contro la Sicula Leonzio, dove Il Lecce ha preferito gestire nel secondo tempo il pareggio per continuare senza rischi la striscia positiva di risultati. «Giocavamo contro una squadra tra le più in forma del girone e, dopo aver appreso che il Catania perdeva sonoramente, abbiamo preferito non prenderci rischi perché queste gare possono nascondere delle insidie. Gli avvertimenti di una giornata poco fortunata c’erano tutti visto che la palla nel primo tempo non era voluta entrare, quindi abbiamo accolto il pareggio con soddisfazione. Adesso abbiamo un divario importante e sono convinto che alla fine questi pareggi conteranno tantissimo».
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