
Così non va. Il Lecce perde per la quarta volta di fila, mostrandosi troppo prevedibile e inconsistente per un tempo. La squadra di Giampaolo è apparsa involuta e con tante lacune in fase difensiva in questa frazione con un’evidente mancanza di “fame” di alcuni dei suoi interpreti che hanno determinato il risultato finale di 2 a 1. Meglio il secondo tempo quando i giallorossi hanno riaperto la gara con il rigore di Krstovic. Il Genoa, al contrario, è sembrata nella prima parte di gara la squadra con maggior necessità di far punti, calando invece alla distanza.
Miretti è stato il mattatore della serata con i gol che hanno indirizzato il match a favore dei liguri, ma in entrambe le situazioni colpevole è stata la retroguardia giallorossa e in particolare Jean, fuori piazzamento sul primo gol al quarto d’ora, e incapace di contrastare Malinovskyi sul secondo allo scadere del primo tempo, quando l’ucraino ha servito l‘ex Juve per il 2 a 0.
Nel mentre il Lecce ci ha provato con qualche tiro da fuori, ma, ogni volta che avrebbe potuto far male in ripartenza, la squadra di Giampaolo ha palesato evidenti limiti tecnici oltre che di corsa dei propri esterni che hanno reso Leali un semplice spettatore nel primo tempo. Di questa inefficacia sulle fasce se ne è accorto anche il mister che ad inizio ripresa ha cambiato Morente e Pierotti. Karlsson e N’dri hanno mostrato maggiore vivacità offensiva, ma per il Lecce la differenza l’ha fatta l’ingresso in campo di Kaba, troppo spesso dimenticato da Giampaolo in questo periodo.
Il francese ha dato fisicità e permesso a Berisha di distribuire meglio il gioco. Così al 65’ i giallorossi tornano in partita. Da una giocata sulla fascia sinistra, prima N’Dri e poi Veiga (anche lui in campo nella ripresa) hanno il pallone buono per accorciare le distanze. In entrambe le conclusioni Matturro respinge, ma nel secondo intervento il difensore ligure lo fa di braccio. Viene così assegnato il rigore, (il Var aiuta Maresca in questa occasione), che permette a Krstovic di segnare dal dischetto il suo decimo sigillo stagionale.
Il Lecce nell’ultima parte di gara prova a pareggiare e avrebbe anche l’inerzia del match dalla sua. Peccato che ci sia tanta imprecisione e solo Karlsson riesce ad impensierire Leali dalla distanza. Al fischio finale del match il rammarico è tanto perché la squadra si è svegliata solo quando è andata sotto di due gol e finalmente Giampaolo ha giocato con due esterni offensivi. Tra le fila dei giallorossi buona la prova di Helgason e Kaba, come è da salvare le prestazione di quelli entrati nel secondo tempo. Male Jean, Guilbert e Morente, giocatori che probabilmente avrebbero necessità di rifiatare in panchina e lasciare spazio in questo frangente a giocatori più freschi. Vero Giampaolo?
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