SALENTO – Massimo Bray con il volume “Raffaella Carrà” (Treccani) intervistato dalla corrispondente Rai da Bruxelles Marilù Lucrezio, Fefè De Giorgi con il libro “Egoisti di squadra” (Mondadori) e Luciana Littizzetto con il suo “Io mi fido di te” (Mondadori). Ecco i protagonisti dei prossimi appuntamenti del Salento Book Festival.
“La Festa dei Libri, la Movida dei Lettori”, che prosegue poi fino a fine settembre, lunedì 19 agosto fa tappa al Palazzo Baronale di Collepasso. Alle ore 20.30 si parte con un focus su una delle icone della tv italiana e non solo. Il direttore generale Treccani, dialogando con la giornalista Marilù Lucrezio, il volume dedicato a Raffaella Carrà della nuova collana dedicata ai Miti italiani, quegli uomini e quelle donne protagonisti della vita artistica, economica, imprenditoriale e culturale del Paese che hanno lasciato un segno innovando la società e contribuendo a costruire la memoria collettiva. Veri e propri ‘miti’, appunto, i cui gesti e modi di dire sono incisi nel nostro immaginario e sono entrati a far parte della nostra identità culturale. Miti Italiani è una collana costituita da narrazioni fotografiche coinvolgenti, emozionanti e divertenti, e improntata su una riflessione visiva che esalta il ruolo decisivo di questi personaggi nel modellare l’Italia come la conosciamo oggi.
Questo volume è un omaggio a Raffaella Carrà, figura iconica della cultura popolare italiana e internazionale. Diviso in due parti, il volume è aperto dal testo di Ernesto Assante – giornalista e critico musicale – che esplora i vari settori in cui la Carrà ha eccelso, il ballo, il cinema, la musica e la televisione, attraverso un’analisi dettagliata della sua carriera. Nella seconda parte la narrazione fotografica articolata in un percorso cronologico è intervallata da brevi e incisivi contributi di Caterina Rita – collaboratrice storica della Carrà – che fanno emergere l’energia e la passione con la quale Raffaella ha affrontato le sfide professionali portando ventate di novità e leggerezza ma anche temi di impegno e di attualità.
Dal mondo della tv a quello dello sport. Alle 21.30 Fefè De Giorgi, dialogando con Danilo Siciliano, presenta il libro “Egoisti di squadra” (Mondadori). Il talento individuale e lo spirito di squadra spesso vengono visti come forze in contraddizione. La mossa vincente, però, è trovare il modo di farli andare d’accordo, anzi di farli diventare una cosa sola. Egoisti di squadra è un condensato di tutti i valori, strumenti, storie e concetti che l’allenatore campione del mondo ha imparato nel corso della sua straordinaria carriera sportiva che lo vede da oltre quarant’anni ai vertici dello sport mondiale. Prima da giocatore, come palleggiatore della Nazionale della “generazione dei fenomeni” capace di vincere tre mondiali di fila; e poi come allenatore vincitore di scudetti, Champions e, alla guida della Nazionale italiana, dell’Europeo 2021 e del meraviglioso Mondiale 2022. Messa in fila così, quella di De Giorgi, è una carriera che sembra essere caratterizzata solo dalla vittoria. E in parte sicuramente è vero, ma dietro a questi risultati c’è un percorso difficile che gli ha permesso di raggiungere obiettivi così grandiosi imparando dai tanti errori, dalle innumerevoli sconfitte e dalle mille sfide che tutti, nello sport, ma anche nel lavoro o nella vita, dobbiamo affrontare quotidianamente.
Questo libro diventa così un vero e proprio metodo di leadership e crescita personale per cui la motivazione, il rispetto e la squadra sono i confini entro i quali alimentare e far emergere il talento di ognuno, che sia su un campo di pallavolo, in un ufficio o in famiglia. Perché allenare il talento, il proprio o quello degli altri, vuol dire fondamentalmente allenare l’autoformazione, la capacità di ogni persona di conoscere i propri limiti, di accettarli e, quindi, di motivarsi per cercare di superarli o trasformarli in punti di forza. Allenare vuol dire allenarsi: condividendo le proprie capacità e la volontà di migliorarsi, affidando all’aiuto degli altri le proprie debolezze e coinvolgendo a pieno le persone che ci circondano.
Il Salento Book Festival giovedì 22 agosto avrà uno dei suoi più attesi appuntamenti. In Piazza Pisanelli a Tricase alle ore 21 la scena sarà tutta per Luciana Littizzetto e il suo “Io mi fido di te” (Mondadori).
“Te che non sei nato dalla mia pancia ma dal mio cuore. Te che hai una faccia diversa dalla mia, anche se tutti dicono che mi somigli. Te che la vita è bastarda, perché ti ha fatto nascere in un posto e rinascere in un altro. E non hai potuto scegliere. Nessuna delle due volte.”
C’è una storia nella vita della comica più amata d’Italia. Una storia complicata, ma anche piena di momenti divertenti, che nasce con l’affido di due ragazzi da un istituto e continua negli anni con tutto quello che comporta crescere dei figli: i dubbi, gli spaventi, i ricevimenti professori, i fidanzati, i tatuaggi, la stanchezza, il senso di colpa, di inadeguatezza, costante: “Dio come le ho odiate queste mamme perfette, genitrici naturali di figli perfetti. Pitonesse dagli occhi a mirtillo sempre pronte a farti sentire inadeguata e inutile come il mignolo per le arpiste. A spampanarti il cuore, a te che ti danni l’anima nel tentativo di trasformare quel mucchio di detriti in un bambino tranquillo e felice. Provaci tu, madre gaudiosa, a inventarti madre a quarant’anni di due bambini di nove e undici anni senza un minimo di tirocinio…”. Luciana Littizzetto racconta questa storia privata in un memoir potente e originale, senza risparmiarsi niente, nemmeno i momenti più duri, “quando il cuore si scartavetra, si corrode a forza di ruminare lacrime, e ti convinci che non hai capito una mazza, un tubo di niente e di niente”. Si racconta con sincerità e grazia, spingendo la scrittura umoristica verso una nuova frontiera, mettendola al servizio dei sentimenti più profondi e contraddittori: “l’amore è un puttanaio infinito, un guazzabuglio che ti fa battere il cuore e saltare i nervi, a volte nello stesso momento. In sincrono. E qui si tratta d’amore”.
Dialoga con l’autrice Andrea Zalone.
Tra gli appuntamenti successivi: lunedì 26 agosto in Piazza Municipio a Cutrofiano Danilo Procaccianti presenta il libro “Un prete contro la mafia” (De Agostini) e a seguire Serena Dandini con il suo “La vendetta delle muse” (HarperCollins).
Gli appuntamenti del SBF sono a ingresso libero.
Il Salento Book Festival è la più grande rassegna itinerante pugliese legata ai libri. La manifestazione letteraria organizzata dall’associazione culturale Festival Nazionale del Libro, ideata e diretta dal giornalista e autore TV Gianpiero Pisanello, anche quest’anno porta storie in piazza, tra vicoli, giardini, castelli, antichi palazzi e quest’anno anche uno storico teatro e un museo.
Programma completo su www.salentobookfestival.it e sulle pagine social del Salento Book Festival.
Info: 348/5465650.
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