Articolo di Annamaria Niccoli
A Lecce, uno dei centri cruciali del panorama politico italiano, si è assistito ad una delle sfide elettorali più appassionanti degli ultimi tempi. Dopo un testa a testa durato tutta la notte tra Poli Bortone e Salvemini, i cittadini potrebbero essere chiamati nuovamente alle urne per il ballottaggio. Il condizionale è d’obbligo perché al momento ci sono quattro seggi sub judice. Saranno i componenti della Commissione elettorale provinciale ad effettuare le opportune verifiche nella sezioni 25, 16, 35 e 88.
Ma vediamo come è andata la lunga giornata di ieri . Adriana Poli Bortone, candidata sostenuta dal centrodestra unito, si trova ad affrontare il sindaco uscente Carlo Salvemini, del centrosinistra. Il confronto si preannuncia serrato e la posta in gioco è alta: la poltrona di sindaco di Lecce.
La candidata Poli Bortone ha superato più volte il 50% dei voti, dimostrando un sostegno significativo da parte dell’elettorato. Tuttavia, il conteggio dei voti è stato rallentato da una serie di anomalie che interesserebbe circa 300 schede elettorali, con la necessità di un’opportuna verifica.
Dovessero essere confermati i risultati fermi alle 6.54 di questa mattina si ritornerà alle urne il 23 e 24 giugno, dando ai cittadini l’opportunità di esprimere nuovamente la propria preferenza tra i due candidati. È importante sottolineare che l’affluenza alle urne è stata del 68,5%, segno di un’interesse vivace da parte della popolazione nei confronti delle elezioni locali.
L’esito di questa sfida politica non riguarda solo il destino del nuovo sindaco di Lecce, ma potrebbe avere ripercussioni sulla scena politica nazionale. Si guarda con attenzione a quanto accade in questa città.
Il ballottaggio – di norma – è carico di tensione, ogni singolo voto potrebbe fare la differenza. Ma prima correre attendere il lavoro della Commissione. Staremo a vedere.
Foto e video a cura di Annamaria Niccoli
Facebook
Instagram
RSS