TORINO – È un Lecce malato quello che esce da Torino con l’ennesima sconfitta esterna. I giallorossi reggono solo un tempo contro i granata, poi nella ripresa crollano sotto il peso del gol di Bellanova e Zapata che chiude il match.
Nel primo tempo l’unico sussulto è di Piccoli, scelto al posto di Krstovic dall’inizio, che approfitta di un errore di Milinkovic Savic, ma il suo tiro è ribattuto prima della linea di porta. E’ l’unica emozione di un primo tempo scialbo. Nella ripresa invece alla prima occasione passa il Torino con una azione di ripartenza che porta Bellanova al tiro da posizione defilata. I difensori giallorossi non chiudono a dovere e neppure Falcone sembra troppo pronto sulla conclusione.
L’estremo difensore si rifà poco dopo su di un colpo di testa ravvicinato di Sanabria, mentre il Lecce prova a cambiare marcia con delle sostituzioni. Purtroppo per D’Aversa la mossa di rispostare Oudin (schierato sull’esterno al posto dell’infortunato Banda) in mediana, non porta frutti. C’è solo una imbeccata di Gendrey per Kaba che provoca qualche grattacapo alla difesa piemontese, poi nulla. Dal ’70 il Lecce e in 10 per l’espulsione di Pongracic, doppio giallo, e da questo momento non c’è più gara. A dieci minuti dal termine arriva su angolo il colpo di testa di Zapata che chiude il match, con i giallorossi nuovamente in bambola per la copertura a zona su calci da fermo.
Alla fine c’è tanto da riflettere per D’Aversa che dopo due trasferte ha sul groppone due sconfitte pesanti nelle quali il suo Lecce ha espresso poco calcio e tanti dubbi sul proprio futuro. E intanto nel prossimo turno arriva la corazzata Inter. Per il tecnico sarà un momento particolare per capire come i suoi uomini potranno reagire in un match dove non avranno nulla da perdere. La reazione mentale è d’obbligo.
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