Vittoria di misura del Lecce sul Frosinone in un autentico scontro salvezza. Ancora una volta per i giallorossi sono decisivi i minuti finali con Ramadani che piega le mani di Turati, oggi non certo impeccabile, e consegna alla sua squadra tre punti importantissimi che non arrivavano da settembre. Nel Lecce ottima prova di Banda e Piccoli in avanti mentre uno dei peggiori è stato per i primi due terzi di gara proprio Ramadani, che riscatta con il gol una delle prestazioni meno convincenti da quando è nel Salento.
Contro il Frosinone di Di Francesco, D’Aversa propone un 4-2-3-1 e sceglie Strefezza in avanti dopo che il capitano era stato in panchina nella gara precedente di Empoli. A centrocampo gioca Blin per lo squalificato Gonzalez, mentre in difesa turno di riposo per Dorgu con Gallo ad occupare la fascia di sinistra.
I giallorossi partono bene e già dopo dieci minuti arriva il vantaggio. Il gol è di Piccoli che riceve il pallone nel cuore dell’area avversaria e invece di servire i compagni, si inventa una conclusione da posizione defilata che fulmina sul primo palo il portiere Turati, non esente da colpe in occasione del tiro.
Il vantaggio raggiunto appaga un Lecce che nel primo tempo gioca controvento in un pomeriggio caratterizzato dalla forte tramontana. I palloni alti sono una vera incognita e da un corner, al 16’ si crea una mischia in area dove Zufferli vede un fallo di Gendrey. Il rigore è scongiurato dall’intervento del Var che richiama l’arbitro al monitor. E’ comunque questa l’avvisaglia di ciò che avverrà quindici minuti più tardi quando è il Var a richiamare l’arbitro per un fallo di Blin su Monterisi, sfuggito allo sguardo del direttore di gara, anche questo arrivato dopo un corner. Falcone, che un minuto prima aveva detto no a Brescianini, tra i migliori dei suoi, intuisce solo la conclusione di Kaio Jorge che rimette il risultato in parità.
Il Lecce nell’ultimo quarto d’ora si risveglia e colleziona le migliori occasioni del match. Il più attivo è Banda che nel giro di tre minuti ci prova con entrambi i piedi, ma sbaglia mira. Sulla seconda è pregevolissima l’azione dei giallorossi con Strefezza che si fa notare per un lancio illuminante e Oudin per l’appoggio alla temibile ala africana. Il francese è protagonista anche dell’ultima azione pericolosa del primo tempo del Lecce con una punizione dal limite dell’area che viene deviata in angolo.
Nella ripresa i giallorossi giocano a favore di vento e Strefezza impegna subito Turati da fuori. Sembra che il Lecce possa far male ai ciociari, ma nella prima mezz’ora della frazione è il Frosinone a rendersi pericoloso con Kaio Jorge e Soulè che graziano una difesa a tratti distratta.
D’Aversa tarda a cambiare e lo fa solo nell’ultimo quarto d’ora. Decisivo l’ingresso di Krstovic per Oudin che permette di alzare il baricentro e costringere il Frosinone in difesa. Il montenegrino crea spazi e prova anche la conclusione un minuto prima del gol decisivo. Siamo al minuto 89 e dopo una rimessa laterale in fase offensiva, Ramadani prende la sfera e da venticinque metri la scaglia con forza verso la porta. Complice una leggera deviazione, la palla prende una traiettoria che batte a terra davanti a Turati e poi si infila in rete per la gioia del Via del Mare.
Nei minuti di recupero c’è tanto timore per la paura di vincere che coglie i giallorossi, ma alla fine Basachirotto e compagni possono festeggiare il ritorno ai tre punti e una classifica che torna ad essere più rassicurante.
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