LECCE – La Chirurgia oncologica del Vito Fazzi di Lecce si colloca tra le 28 strutture del Paese ‘con livello di alta qualità’. Emerge dal report del Programma Nazionale Esiti 2023 di Agenas – osservatorio permanente sui processi e sugli esiti dell’assistenza sanitaria – che ogni anno valuta l’efficacia nella pratica, l’appropriatezza clinico-organizzativa, la sicurezza e l’equità di accesso alle cure, mediante lo studio della variabilità (analisi comparativa) dei processi e degli esiti dell’assistenza sanitaria garantita dal Servizio sanitario Nazionale nell’ambito dei Lea.
L’area della Chirurgia oncologica è valutata complessivamente attraverso tre indicatori: proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella; intervento chirurgico per tumore al polmone: mortalità a 30 giorni; intervento chirurgico per tumore al colon: mortalità a 30 giorni. È applicato un vincolo per struttura di almeno 135 interventi annui per il tumore maligno della mammella, di almeno 85 interventi per il tumore del polmone e di almeno 45 interventi per il tumore del colon.
Quello della Chirurgia oncologica non è l’unico punto di forza. Tra i risultati degni di nota si evidenzia l’eccellente performance del Dipartimento Chirurgico rispetto ai giorni di degenza dopo la colecistectomia laparoscopica. L’indicatore valuta la percentuale di ricoveri con < 3 giorni di degenza dopo l’intervento. È una misura di esito, molto utilizzata per valutare le performance della struttura, poiché in letteratura la degenza post colecistectomia laparoscopica è in generale compresa tra 3 e 5 giorni. Il PO V. Fazzi ha registrato una percentuale dell’88.09% (Tasso ADJ%) e ancor meglio il PO di Galatina che con la Week Surgery riesce a registrare una percentuale del 95.12% (Tasso ADJ%). La ASL Lecce nel complesso registra un tasso del 85.88 % (Tasso ADJ) ed è la seconda ASL in Puglia. I valori registrati sono ottimi anche se rapportati alla media nazionale che registra un tasso del 82.2% (Tasso ADJ).
Il dato conferma come alcune scelte organizzative adottate nel Dipartimento Chirurgico si siano rivelate vincenti, come ad esempio la Week Surgery che permette di effettuare gli interventi a più basso peso assistenziale con una gestione ottimale delle risorse in maniera appropriata e con esiti eccellenti.
Altri risultanti importanti, raggiunti dal Dipartimento Chirurgico, riguardano, come già accennato, il trattamento dei tumori. In particolare, se per alcuni indicatori di volume si registra un miglioramento complessivo del dato, come ad esempio per la quota di tumori del pancreas trattati chirurgicamente presso il PO Fazzi, che per il 2022 risultano essere 29 contro i 12 dell’anno precedente (aumento del 141%), è anche vero che l’esito del trattamento chirurgico è in alcuni casi eccellente.
Ad esempio, la mortalità a 30 giorni per intervento chirurgico per Tumore al Colon presso il PO V. Fazzi registra una percentuale pari al 1,05% (tasso grezzo), a fronte di una media nazionale pari al 4,14% (tasso grezzo). Gli indicatori di mortalità consentono di valutare il rischio operatorio dei pazienti con diagnosi di tumore maligno del colon sottoposti ad intervento chirurgico di resezione in termini di mortalità a 30 giorni, misurata come mortalità durante l’intervento, durante la degenza postoperatoria o entro 30 giorni dall’intervento.
Un’altra esperienza virtuosa è la Breast Unit. Avviata nel 2022, è il processo che accompagna le donne dalla diagnosi di tumore mammario fino alla terapia più adeguata ed anche fino ai trattamenti riabilitativi e include tutte le Unità Operative che concorrono alla gestione della paziente con tumore mammario.
Con questa scelta organizzativa, quest’anno è stato possibile raggiungere il volume di 163 ricoveri per intervento chirurgico per tumore mammario effettuati presso la Breast Unit del PO V. Fazzi di Lecce (a fronte della soglia minima dei 135 previsti), rispetto al dato dell’anno precedente di 130 interventi eseguiti, con concentrazione di tutti gli interventi presso la sede individuata (indicatore specifico 98.77% a fronte della media nazionale pari a 80.44%).
L’indicatore “Proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella” è pari al 4.51% per il PO V. Fazzi di Lecce per l’anno 2022, a fronte di una media nazionale del 5.6% e con un dato nettamente migliorato rispetto all’anno precedente durante il quale si attestava al 11.34%. L’indicatore “Proporzione di nuovi interventi di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella” misura la necessità di intervenire chirurgicamente successivamente al primo intervento e quindi valuta la qualità del primo intervento e la sua appropriatezza.
“Un risultato multidisciplinare che racconta efficacia, appropriatezza e alto livello di preparazione dei nostri clinici. È un dato di cui siamo orgogliosi e non è l’unico a testimoniare eccellenti risultati raggiunti ogni giorno nei nostri nosocomi, con particolare riferimento agli indicatori che valutano gli esiti e i processi. La Direzione strategica è costantemente impegnata nel migliorare gli indici qualitativi degli interventi, rimodulando l’organizzazione e i percorsi assistenziali. Emblematico il lavoro della Breast Unit attraverso la quale si è raggiunto l’obiettivo previsto dal Programma Esiti. Così come, sempre sul versante organizzativo, si sta lavorando per una qualificazione dell’offerta tra i diversi presidi ospedalieri collegati in rete, affinché possano trattare al meglio casistiche appropriate per complessità coerenti con la mission del singolo Presidio, come nel caso della WeekSurgery del PO di Galatina o dell’Emodinamica del Fazzi” ha commentato il Direttore generale Stefano Rossi.
Risultati importanti anche nel Dipartimento Cardiovascolare Infatti la mortalità a 30 giorni per infarto registra ottime performance con particolare riferimento al PO di Copertino, PO V. Fazzi di Lecce e PO di Scorrano rispetto ad una media nazionale pari al 7.69% (tasso grezzo).
Nello specifico nel Centro Cuore del Fazzi la mortalità a 30 giorni per STEMI (che fa riferimento alla Rete tempo dipendente per l’infarto) registra performance eccellenti, rispetto alla media nazionale con una mortalità a 30 giorni del 2,94% rispetto al 9,19% della media nazionale. Questo dato colloca il Fazzi al primo posto nel Salento, a riprova dell’efficienza delle rete che coinvolge 118, Sala di Emodinamica, Utic e Reparto.
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