Diviso tra due cuori, Wladimiro Falcone ha scelto la casa che gli ha permesso di fare il salto di qualità in A e di essere convocato in Nazionale. «Per me la Samp è stato il club dove sono cresciuto quindi non è stato un dramma il fatto che loro mi avessero controriscattato, ma volevo tornare a Lecce. Qui sono stato benissimo, sia come piazza sia come club. Appena avuta la certezza di tornare in giallorosso ho subito bloccato la casa dove ero stato in affitto perché anche come famiglia siamo stati benissimo.»
Il portierone giallorosso, con un passato anche nel mondo del cinema, si è confessato ai microfoni della sala stampa affiancato dai due direttori che lo hanno voluto fortemente a Lecce, Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera. «Devo ringraziare entrambi. Con il direttore (Trinchera n.d.r.) ci siamo sentiti quasi ogni giorno e sono felice che la trattativa si sia conclusa positivamente perché qui avevo lasciato il cuore. All’inizio credevo che la mia avventura a Lecce fosse finita, poi quando è iniziato il ritiro con la Samp, la fiducia che potessi fare ritorno nel Salento è cresciuta. Adesso sono qui a titolo definito e sono felice che abbia firmato per 5 anni. Nel calcio tutto è possibile, quindi potrei stare meno anni come potrei restare per dieci stagioni, ma questo tipo di trasferimento mi rende sereno.»
Falcone ritrova quasi tutta la difesa dello scorso campionato, ad eccezione di Umtiti, anche se è cambiata la guida e il portiere chiarisce subito le differenze tattiche. «Sono molto contento che sia ritornato anche Pongracic, un giocatore che lo scorso anno ha avuto un problema fisico e che adesso potrà rendere ancora di più. Non è cambiato tanto il modo di difendere nella difesa a quattro rispetto a quanto fatto lo scorso anno con Baroni. Invece con D’Aversa è differente il modo di impostare. Se lo scorso torneo Baroni voleva spesso il lancio lungo, ora bisogna partite quasi sempre dal basso ed io dovrò migliorare il gioco con i piedi. Sono sicuro che potrò crescere tanto.»
Falcone parla anche dei nuovi senza remore. «Mi hanno colpito tantissimo Rafia, che in allenamento non fa sentire il doppio salto di categoria dalla C alla A. Certo, bisognerà vederlo in una partita di campionato, ma le sue giocate fanno ben sperare. Almqvist è molto veloce e ci potrà dare una grande mano. Quest’anno la A è ancora più difficile ma spero che potremo crescere con qualche innesto.»
In ultimo un messaggio per i tifosi. «Mi sono stati sempre vicini, anche quando ho commesso degli errori. Sui social mi hanno sempre fatto sentire il loro affetto, non abbandonandomi mai.»
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