PORTO CESAREO – È una delle spiagge più belle del Salento, vanta addirittura la seconda area marina protetta più estesa d’Italia, ma si vede negare la bandiera blu. Un paradosso che Porto Cesareo patisce da oltre quarant’anni, a causa della mancata attivazione del depuratore, pronto ma mai allacciato alla rete fognaria. La responsabilità di questo stallo è della Regione Puglia, che non concede l’autorizzazione provvisoria allo scarico in battigia di acqua depurata in tabella 4 , unica soluzione fattibile e immediata per uscire da questo problema ambientale e di salute pubblica. Ma siamo fermi: con un impianto di depurazione pronto ma senza autorizzazione provvisoria all’utilizzo, in attesa della realizzazione del progetto definitivo per il riutilizzo delle acque reflue.
È un’assurdità che il Movimento Regione Salento denuncia da tempo, sollecitando la Regione al rilascio dell’autorizzazione. Lo abbiamo fatto anche con la grande manifestazione del gennaio 2022, che ha coinvolto l’amministrazione comunale, le forze politiche, associazioni, ambientalisti e liberi cittadini.
Di questa richiesta si è fatto portavoce in Consiglio regionale il nostro presidente Paolo Pagliaro: a marzo 2022 con una prima audizione, poi con un’interrogazione, una seconda audizione ed un sopralluogo tecnico, a maggio 2022, con il dirigente della sezione Risorse idriche della Regione. Sono seguite altre due audizioni e, nell’ultima, è spuntata l’amara sorpresa del progetto delle tre vasche drenanti a cui abbiamo subito detto no. Contrarietà che abbiamo ribadito e motivato anche in Consiglio regionale a luglio dell’anno scorso. Ma la Regione ha deciso di tirare dritto senza considerare le nostre ragioni, portando avanti un progetto che comporta un inutile spreco di risorse pubbliche e soprattutto di tempo, e che a gennaio scorso è stato bocciato anche dalla Provincia di Lecce.
Il diniego della bandiera blu a Porto Cesareo è l’ennesima umiliazione che la nostra comunità è costretta a subire. Mentre la nostra città viene presa d’assalto dai turisti incantati dalla bellezza del suo mare e delle sue spiagge, ci viene tolto il diritto a sventolare con orgoglio un riconoscimento che ci sarebbe dovuto. Un’altra stagione estiva è ormai cominciata, ma nessun passo in avanti è stato fatto dalla Regione per consentire a Porto Cesareo di liberarsi da questa criticità ambientale che le grava addosso per la solita assurda burocrazia”.
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