LECCE – Il Mondo ha bisogno di cooperazione e deve trovare le chiavi giuste per uno sviluppo coeso di tutte le regioni del globo. Questo ha detto la lezione inaugurale del Modulo Jean Monnet “European Development Cooperation Policy” del Dipartimento di Scienze umane e sociali dell’Università del Salento. Nella Sala delle Conferenze del Rettorato, moderati dal coordinatore del corso – il professore Federico Russo – hanno preso la parola importanti relatori che hanno posto l’accento sulla necessità di insistere sulla cooperazione internazionale.
Rispetto al secolo scorso, quando gli investimenti dei Paesi più ricchi erano visti come il voler controllare la crescita di quelli in via di sviluppo e sembrava una beneficienza, gli scenari odierni sono cambiati. È fondamentale capire come oggi sia indispensabile non sottolineare più chi dona denaro per lo sviluppo e chi lo riceve. Invece diventa fondamentale affrontare i problemi internazionali per risolverli con una cooperazione ampia che faccia in modo di rendere attori attivi anche i Paesi più poveri. Questo è il ruolo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, rappresentata all’evento dal direttore Luca Maestripieri che ha affermato l’importanza per l’Italia di firmare accordi che portino alla crescita di numerosi legami internazionali. “Noi ci occupiamo di attività svariate che vanno dagli accordi di partnership commerciali a quelli che riguardano aspetti umanitari. Queste possono essere scaturite da crisi derivate da catastrofi naturali, ma anche da problematicità politiche. L’Italia individua i Paesi detti prioritari in tema di sviluppo ed è attiva nella creazione di legami importanti.”
Altri aspetti che riguardano tutto il Pianeta sono stati affrontati da Chiara Adamo, Responsabile dell’Unità Governance, Democracy, Gender Equality, Human Rights della Commissione Europea che si è collegata da Bruxelles. “Qui in Commissione investiamo tanto per creare un partenariato internazionale tra regioni di uguale dignità per risolvere problemi quali il cambiamento climatico, ma non solo. Stiamo investendo sulla fibra ottica per collegare più regioni del Mondo. Ci è a cuore anche lo sviluppo umano e infatti a riguardo abbiamo dato avvio ad un piano di formazione di insegnanti in Africa soprattutto per aumentare la digitalizzazione nel Continente. Questa non si può trasmettere alla popolazione se non si formano prima gli insegnanti che possiedono un gap importante rispetto ai colleghi di altre parti del Mondo.”
Importante è anche il ruolo della Regione Puglia in questo ambito di cooperazione internazionale. “Tante aziende stanno investendo nella nostra Regione.” Così ha affermato l’Assessore alle Politiche Internazionali e Commercio Estero, Alessandro Delli Noci, intervenuto per portare i saluti della Regione Puglia per questo importante corso universitario. “Dobbiamo attrarre le competenze che servono oggi affinché queste aziende trovino pronti i lavoratori del territorio. Come Regione stiamo attuando progetti in chiave di cooperazione internazionale per la formazione dei giovani. Il commercio, poi. è la chiave per il futuro e noi oggi siamo il nord ovest per i mercati internazionali. Pensiamo solo a Dubai che ormai è il centro del commercio asiatico e non solo.”
La Puglia può essere davvero il ponte per la cooperazione internazionale e per il commercio estero con il Mediterraneo che può tornare ad essere il centro di una nuova globalizzazione di diritti e di opportunità.
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