CASTELLANA GROTTE – Le automobili di alcuni dipendenti dell’Arif Puglia, Agenzia Regionale per le attività irrigue e forestali, sono state danneggiate in agro di Castellana Grotte, con l’incisione e la segnatura della carrozzeria con scritte di carattere intimidatorio. I dipendenti Arif che hanno subito il danno fanno parte del personale impegnato nelle eradicazioni delle piante d’ulivo colpite dal batterio Xylella. Per Gennaro Sicolo, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, “si tratta di un vile, violento e insensato atto d’intimidazione perpetrato ai danni di chi fa soltanto il proprio lavoro, cercando di dare un contributo essenziale e fondamentale al contrasto della Xylella”, ha dichiarato Sicolo. “Condanniamo con forza questi atti violenti e intimidatori”, ha aggiunto il presidente di CIA Puglia, “ed esprimiamo la nostra piena e totale solidarietà agli operai dell’Arif che ne sono stati vittime. Le eradicazioni sono necessarie, chi si ostina a sostenere il contrario continua a credere a santoni e complottismi che, purtroppo, sono tra i primi responsabili dei ritardi accumulati nel contrasto alla Xylella”. Parole nette anche quelle di Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario di CIA Agricoltori Italiani di Puglia: “La nostra organizzazione ha avuto sempre e soltanto una posizione rispetto alla questione Xylella e a quanto necessario per combatterla: siamo stati, siamo e saremo al fianco della scienza. Le posizioni di comodo e le deviazioni complottiste che, in questi anni, hanno strizzato l’occhio a santoni e strumentalizzazioni, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione”, ha aggiunto D’Amico. “Abbiamo tenuto il punto anche quando noi stessi siamo stati oggetto di attacchi e provocazioni ai limiti della denuncia penale. E lo abbiamo fatto nell’esclusivo interesse degli olivicoltori e dell’agricoltura pugliese”.
Secondo Cia Agricoltori Italiani di Puglia, gli atti intimidatori delle ultime ore “sono il frutto avvelenato di chi utilizza rabbia ed esasperazione per obiettivi di cui non riusciamo a capire il senso”.
“Anche per questo motivo”, ha ricordato Gennaro Sicolo, “da tempo stiamo chiedendo che il Governo nomini un Commissario straordinario a cui siano conferiti poteri e prerogative per intervenire più agilmente e fare in modo che le azioni, i ristori e i reimpianti previsti dal Piano di contrasto alla Xylella possano procedere in modo celere ed efficace. E’ una richiesta che ho avanzato nuovamente anche giovedì 16 febbraio, al sottosegretario all’Agricoltura La Pietra, nel corso del tavolo ministeriale che si è tenuto al Masaf, Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Bisogna procedere più velocemente su diagnosi precoci, eradicazioni più rapide, attività di ricerca per rafforzare il contrasto alla diffusione e scongiurare il rischio enorme che la Xylella arrivi a pregiudicare anche gli ulivi del nord della Puglia”.
La Xylella ha distrutto milioni di piante d’ulivo, inaridendo gran parte del potenziale produttivo olivicolo del Salento e delle altre zone pesantemente colpite dalla diffusione del batterio. Allo ‘scoccare’ dei 10 anni dalla prima comparsa dei devastanti effetti del vettore, l’unico modo per dare una svolta a questa drammatica realtà è quella di abbandonare una volta per tutte i complottismi antiscientifici e accelerare azioni e programmi già finanziati per il rilancio e la riqualificazione del settore olivicolo.
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