Le Università pugliesi – Università di Bari, Università del Salento, Università di Foggia, Politecnico di Bari, Università LUM “Giuseppe Degennaro” – quest’anno si sono unite per aderire a “M’Illumino di Meno”, manifestazione promossa da Rai Radio2 con Caterpillar in occasione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili istituita dalla Legge 34/2022. Nella Puglia intera, da Lecce a Bari, da Casamassima a Foggia, i cinque Atenei spegneranno in contemporanea, dalle 19 alle 21, tutte le luci di alcuni loro immobili simbolici. L’iniziativa, denominata “CAPIRE” (acronimo per “i Cinque Atenei della Puglia Insieme per il Risparmio Energetico”), mira a far comprendere il ruolo essenziale delle Università in quanto luoghi aperti di conoscenza per la promozione, non solo nelle aule ma anche sul territorio e nella società, della consapevolezza e della cultura di un consumo responsabile e di un uso sostenibile dell’energia. Gli Atenei condivideranno collettivamente le immagini dell’evento sui propri siti istituzionali e canali social, nel segno di una comunione di intenti, testimonianze e gesti. Questa è la prima iniziativa comune nell’ambito della RUS Puglia, la rete di coordinamento per la sostenibilità che sta nascendo in questi mesi tra le Università pugliesi, le quali nel loro complesso aggregano una comunità di studenti, docenti/ricercatori e personale tecnico-amministrativo di circa 90mila persone.
All’Università del Salento sono in programma due iniziative. In mattinata nel chiostro del Rettorato si è svolta una lezione pubblica, aperta e partecipativa, sul concetto di “sobrietà energetica”; la lezione è stata animata dal Delegato del Rettore alla Sostenibilità Massimo Monteduro e dal gruppo “NISA” (Nucleo Interdisciplinare per la Sostenibilità dell’Ateneo); in questa occasione è stata lanciata la campagna “SOBENE”, con la diffusione di 50 eco-suggerimenti per la sobrietà energetica. Alle ore 19 invece verranno spente le luci del Rettorato, di Palazzo Codacci-Pisanelli e dell’area esterna del complesso “Sperimentale Tabacchi”; le immagini di questo momento, scattate da studenti, docenti e cittadini, verranno condivise e pubblicate sui canali social di tutti gli Atenei pugliesi.
Spiega il professor Massimo Monteduro: «L’Università del Salento è molto impegnata sul fronte della sostenibilità, su impulso del Rettore Fabio Pollice. Su base volontaria, in questi mesi si è costituito il team “NISA”, acronimo di “Nucleo Interdisciplinare per la Sostenibilità dell’Ateneo”, che riunisce 24 docenti, sei funzionari e otto studenti, articolato in otto gruppi di lavoro che interagiscono con quelli omologhi della RUS – Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, alla quale l’Università del Salento aderisce assieme a oltre 80 Atenei italiani. Con entusiasmo, in occasione della giornata nazionale del 16 febbraio, UniSalento ha promosso l’idea di un’iniziativa comune a tutte le Università della Puglia come primo passo di un coordinamento che si rinsalderà nel tempo. A Lecce, in particolare, abbiamo ritenuto importante focalizzare l’attenzione sul concetto di “sobrietà energetica”, non noto a tutti quanto quello di “efficienza energetica”, ma non per questo meno importante. Il risparmio energetico è un nuovo paradigma che riguarda da un lato le cose, in particolare le fonti e le modalità di produzione, le tecnologie, i beni. Esso, però, non si esaurisce esclusivamente nella energy efficiency da realizzare nel mondo della tecnica. Contano anche le persone, in carne e ossa: come individui, come componenti di comunità, private o pubbliche, piccole o grandi. Il risparmio energetico richiede quindi anche la energy sufficiency, ossia, appunto, la “sobrietà energetica”: atteggiamenti e stili di vita consapevoli, accorti, fondati sul rispetto per gli altri e per la natura, sulla proporzionalità e sulla moderazione, per usare l’energia ma non abusarne; avere ciò che ci basta senza sperperare energia. Si tratta di ponderare gesti e riesaminare abitudini di ogni giorno, in una prospettiva che vada oltre l’egoismo individuale e la visione di breve termine: per vivere bene, nel rispetto dei limiti del Pianeta e dei vincoli di solidarietà, intra e inter-generazionale, su cui si fonda il nostro co-esistere».
Foto e video a cura di Annamaria Niccoli
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