Un Lecce splendido per un tempo mette alle corde il Milan e lo costringe ad un pari che potrebbe precludere ai rossoneri lo scudetto. Al contrario i giallorossi inanellano il sesto risultato consecutivo e salgono a quota 19 con una giornata alla fine del girone di andata. Grande prova nel primo tempo di tutta la squadra con Di Francesco e Strefezza sugli scudi che sulle fasce hanno annichilito la retroguardia rossonera.
Per questa sfida contro Pioli, l’unica sorpresa di formazione per Baroni è in difesa con Pezzella che prende il posto di Gallo. Il Lecce è ormai una squadra collaudata e parte a razzo. Federico Di Francesco è una furia sulla sinistra e recupera un pallone sulla trequarti. Cross al centro e Blin interviene in spaccata per l’1 a 0 con deviazione di The Hernandez.
I giallorossi non sembrano paghi del vantaggio raggiunto e schiacciano il piede sull’acceleratore. Dopo un solo minuto sempre Di Francesco avrebbe il pallone del raddoppio ma sbaglia il diagonale. In questo frangente di chiara marca leccese, si mette in evidenza il solito Falcone che respinge un tiro ravvicinato di Pobega, il giocatore che Pioli schiera libero di inserirsi tra le maglie giallorosse.
Dopo questo, però, il Lecce nel primo tempo non corre più grandi pericoli, mentre dall’altra parte Tatarusanu vede gli attaccanti di Baroni sbucare da ogni dove con Di Francesco e Strefezza che provano a raddoppiare. Raddoppio che arriva al minuto 23’ con Baschirotto che sfrutta tutta la sua stazza per incornare nel cuore dell’area rossonera e mandare in rete un bel cross di Hjulmand.
E’ l’apoteosi per il Via del Mare che prima assapora il possibile terzo gol (Gendrey sbaglia di testa la deviazione) e poi vede dopo la mezz’ora il Lecce ripiegare, ma controllare senza troppi affanni gli attacchi avversari. All’intervallo si arriva dunque sul punteggio di 2 a 0 con i ragazzi di Baroni che escono tra gli applausi dei tifosi.
Nel secondo tempo Pioli fa subito un doppio cambio mettendo in campo Dest e Messias e il Milan è subito più temibile. Anche perché il Lecce sembra perdere di smalto non potendo più reggere i ritmi forsennati della prima frazione. Al quarto d’ora lo sforzo dei campioni di Italia viene ripagato dalla rete di Leao che sorprende Falcone con un diagonale velenoso dopo che il portiere giallorosso era stato decisivo su Giroud nella stessa azione.
Il gol ospite mette ancora più pressione sul Lecce e Baroni prova a cambiare uomini, inserendo forze fresche. Al 20’ il Lecce ha una punizione dal limite da posizione pericolosa, ma Strefezza la spreca e due minuti dopo è Calabria a gelare lo stadio leccese con una deviazione in area su assist di Giroud.
La rete del pareggio sembra far presagire una vittoria rossonera, ma è proprio in questo frangente che il Lecce mette in campo il cuore e con il pressing del neo entrato Voelkerling (al suo esordio in A) riesce ad impensierire ancora i rossoneri. Gallo al minuto ’83 si invola sulla sinistra, arriva sul fondo e mette al centro un cross che incoccia la spalla di Kalulu, perdendosi di pochi centimetri fuori dallo specchio.
E’ l’ultimo brivido per il Milan che però non riesce a segnare ancora e così alla fine il Via del Mare può celebrare una “quasi impresa” con il 2 a 2 finale. Questo è lo stesso punteggio che il Lecce colse nel 99’-00’ quando pareggio contro i rossoneri scudettati all’esordio dell’avventura con Cavasin in A.
Quello era un Lecce che sapeva difendersi e ripartire. Oggi è una squadra che ha una sua identità e che continuando così potrà togliersi altre grandi soddisfazioni in questo campionato.
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