LECCE – E’ venuto a mancare Gigi Pedone, ex assessore provinciale nella Giunta presieduta da Lorenzo Ria, ex componente del Clai e della Cna, ruoli ricoperti con grande impegno e passione. Uomo di grandi slanci emotivi capace di esprimere forti impulsi sul piano politico e amministrativo per migliorare la qualità della vita nel nostro territorio. Ma Gigi Pedone merita di essere ricordato soprattutto per essere riuscito a non perdere mai di vista la bussola della coerenza, qualità rara soprattutto in politica.
Un uomo vero, che conosceva a menadito i problemi grandi e piccoli di questa terra meravigliosa.
Sempre in prima linea per monitorare e, a volte, a denunciare le incongruenze e le storture del territorio salentino. Come nel maggio scorso quando denunciò pubblicamente le nove ore di attesa prima di essere sottoposto ad una trasfusione programmata, quelle necessarie a lenire le sofferenze a chi soffre di diverse patologie del sangue e non può affrontare alcuna altra terapia.
Ma Gigi Pedone è stato soprattutto un attento pungolatore delle vicende cittadine. E’ anche grazie ai suoi incalzanti suggerimenti se qualche anno addietro è stata riposizionata sulla facciata di Palazzo Carafa, la lapide in memoria di Giacomo Matteotti, dirigente socialista trucidato dai fascisti nel 1924. E come dimenticare le sue battaglie politiche sul Piano urbanistico di Lecce. Un autentico combattente rispettato e stimato anche dai suoi “avversari” politici. Un genuino (e concreto) idealista, merce rara in un mondo di ipocriti, arroganti, presuntuosi e voltagabbana.
Solo pochi giorni fa – era il 14 ottobre – in un post su facebook – aveva fatto trasparire l’aggravarsi della sua situazione medica: “E’ dura, molto dura, ma noi gli resisteremo..”. Maledetta malattia. Non è bastato guerreggiare a viso aperto, senza paura per riuscire a vincere l’ultima battaglia. Ci mancheranno il suo garbo e i suoi sorrisi. Fai buon viaggio Gigi.
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