NARDÒ – Sono passati quattro anni da quando l’Area Marina Protetta di Porto Cesareo, una delle più importanti d’Italia, ha ottenuto la CETS – Certificazione Turismo Sostenibile. Molto di più di un patentino di qualità, riconosciuto in ambito internazionale.
La CETS, con il suo carattere volontario, il suo ambito definito e i suoi obiettivi chiari, è un supporto molto efficace agli strumenti di partecipazione pubblica che già la legge italiana prevede. Attraverso questa certificazione si garantiscono possibilità e servizi vari e tutti di alta qualità, diversificando l’offerta e ponendo davanti obiettivi sempre nuovi. E quindi turismo subacqueo, pesca turismo, stage d’apnea, taxi boat, turismo scolastico-culturale, percorso museale, contrasto all’erosione costiera, percorsi naturalistici, concorso di fotografia subacquea e altre proposte all’insegna del valore e della destagionalizzazione.
In una due giorni ospitata a Porto Cesareo e Nardò per fare il punto sullo stato dell’arte, tra obiettivi raggiunti e criticità emerse e da colmare, di questi primi anni di cammino corale, si sono gettate le basi per guardare al prossimo quinquennio e quindi ai nuovi obiettivi della CETS, terminata la prima parte del progetto. Ora si guarda ad una ulteriore certificazione di qualità per gli operatori turistici con corsi di formazione per il personale a contratto delle strutture ricettive.
Open tourism, dunque, per prendere le esperienze di tutti e metterle insieme, fare rete per orientare al meglio le scelte dei turisti.”
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