Un Lecce spuntato e privo di idee pareggia in casa contro la Cremonese per 1 a 1 riprendendo una gara che dopo il vantaggio ospite si era fatta complicata. C’è da dire che di buono c’è stato solo il punto visto che i giallorossi non sono mai andati al tiro, ad eccezione di quello dal dischetto, una rarità al Via del Mare. Una prestazione che deve far riflettere sul modulo, soprattutto quando è il Lecce a dover far la gara e le avversarie sono sulla difensiva. Infatti la squadra è apparsa slegata, troppo dipendente dalle fasce e con poca densità in area.
Fedele al suo 4-3-3 Baroni rimanda di una settimana l’esordio di Umtiti, confermando la coppia Pongracic-Baschirotto, e sceglie Gallo sulla corsia sinistra difensiva. Askildsen vince il ballottaggio a centrocampo con Bistrovic ed è lui e Gonzalez ad affiancare l’inamovibile Hjulmand. In avanti è Colombo il prescelto per partire dal fischio di inizio con Ceesay, reduce da una settimana con problemi fisici, relegato in panchina.
Il Lecce nella prima parte del primo tempo, non riesce a reggere il ritmo e la fisicità della Cremonese, agevolata dalla direzione dell’arbitro Marinelli che non punisce con dei cartellini alcuni falli dei lombardi che avrebbero meritato più attenzione. Colombo è troppo passivo in avanti e non riceve supporto in area visto che Strefezza si accentra sulla trequarti per ricevere palloni e Banda è posizionato esclusivamente sulla corsia esterna.
La gara non vive di grandi emozioni sino al 18’ quando viene fischiato un rigore per la Cremonese. Palla persa sulla propria trequarti da parte dei giallorossi e lo svizzero Pickel si invola davanti a Falcone che lo stende in area. Dal dischetto Ciofani segna con un rasoterra che non dà scampo all’estremo difensore.
Il Lecce dopo lo svantaggio è in bambola per più di dieci minuti, ma la Cremonese non approfitta di una squadra che non riesce a fare cerniera a centrocampo e che è dipendente dalle sgroppate di Banda a sinistra. Ma quando si pensa che i giallorossi andranno all’intervallo su di un punteggio negativo, arriva al 42’ il pareggio. E’ freddissimo Strefezza a trasformare in rete il secondo penalty di giornata, concesso per una spinta su Gendrey dopo una buona triangolazione sulla destra.
Chi si aspetta un Lecce differente nel secondo tempo, sbaglia di grosso. I giallorossi non riescono ad incidere neppure nei secondi quarantacinque minuti mentre sono gli ospiti ad andare più vicini al gol della vittoria. Prima Pickel di testa al quarto d’ora mette i brividi a Falcone, poi è l’ottimo portiere al 25’ a dire no a Dessers in un’azione clamorosa per la Cremonese. Due minuti dopo il pericolo scampato è Castagnetti a lambire il palo con un tiro a giro pericolosissimo che crea nuovi brividi al pubblico sugli spalti.
Baroni prova con i cambi a dare nuova linfa a centrocampo, ma il Lecce oggi non è proprio pervenuto e, sebbene Ceesay (in campo dall’inizio del secondo tempo) ci metta più impegno del suo compagno di reparto, mostra dei limiti nei passaggi che impediscono di creare grattacapi alla difesa ospite.
L’azione simbolo della partita abulica dei giallorossi è il tiro nel finale di Banda, respinto da Di Francesco, entrato in campo al posto di un esausto, ma oggi in ombra, Strefezza. Alla fine il pareggio va più che bene alla squadra di Baroni che però dovrà cambiare marcia in attacco, altrimenti sarà difficile salvarsi.
calcio
Lecce vale solo il punto. Strefezza riprende la Cremonese
Lascia un commento
calcio
Facebook
Instagram
RSS