Di seguito un intervento del sindaco di Lecce Carlo Salvemini dopo la notizia della revoca degli arresti domiciliari dell’ex assessore e consigliere comunale Andrea Guido:
«Apprendo che Andrea Guido torna in libertà dopo 139 giorni di arresti domiciliari. Durante i quali ho ritenuto di non esprimere nessun commento pubblico non conoscendo nulla delle indagini che lo riguardano e per rispetto nei confronti degli inquirenti.
Oggi prendo parola per ricordare che la custodia cautelare è un provvedimento di restrizione della libertà personale disposta nei confronti di persone presuntamente innocenti e che non hanno ricevuto una condanna definitiva. Che può ricorrere solo in casi eccezionali: possibile reiterazione del reato, pericolo di inquinamento delle prove, ipotesi di fuga.
Fattispecie che nel caso di Andrea Guido, indagato per una presunta tangente incassata nel 2017, a mio avviso non ricorrevano: non c’era concreta possibilità di reiterare il reato o inquinare le prove non essendo più assessore in carica; così come remoto il possibile pericolo di fuga all’estero.
Ora, come giusto che sia, potrà da uomo libero difendersi dalla accuse che gli vengono mosse. La sua esperienza è una delle tante che ogni giorno si consumano in Italia ed in Europa dove un detenuto su cinque presenti nella carceri non ha subito alcuna condanna. Un tema enorme che impone da tempo una riflessione sulla questione della tutela dei diritti e delle libertà, dell’affollamento delle carceri, dell’innocenza processuale di un detenuto su due sottoposto a misura cautelare. E una conseguente riforma dei termini della custodia cautelare da tempo invocata da più parti per le conseguenze devastanti che tali provvedimenti generano talvolta sulla vita dei cittadini.
Non so se e quando Andrea Guido potrà tornare a sedersi in consiglio comunale, dove è uno dei miei più accesi avversari politici. Sapere che adesso potrà difendersi da libero cittadino è oggi per me una buona notizia».
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