LECCE – A pochi mesi di distanza – era il 12 gennaio 2022 quando fu ospite nell’antico teatro comunale di Novoli -, il prof. Paolo Crepet, fra gli psichiatri più noti d’Italia, scrittore, saggista e opinionista di fama internazionale, torna a Lecce, giovedì 19 maggio 2022, questa volta ospite dell’Arcidiocesi guidata da mons. Michele Seccia, per un incontro sul tema: “Quale adulto in famiglia, nella scuola e nella comunità, per una crescita armoniosa delle nuove generazioni?”.
L’iniziativa, promossa dall’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Nova LiberArs, presieduta da Emmanuela Rucco e in partnership con PortaLecce, si inserisce all’interno di un progetto più organico, chiamato “Basta un click”, ideato dalla Diocesi di Lecce, scritto da Luigina Altamura, Suor Monica Ceroni e dagli uffici di Pastorale Giovanile, oratori e pastorale scolastica e che trova collocazione nel protocollo d’intesa stipulato tra Regione Puglia e le diocesi pugliesi al solo scopo di lavorare insieme per contrastare il fenomeno del bullismo, della devianza minorile, dei fenomeni di discriminazione e di marginalità sociale dei minori.
L’evento avrà luogo, a partire dalle ore 19.30 – i posti sono contingentati fino ad esaurimento della disponibilità – nell’atrio dell’antico seminario diocesano, in piazza Duomo a Lecce. Al saluto dell’Arcivescovo, Mons. Seccia, seguiranno i saluti di don Alessandro Mele e don Luca Nestola, rispettivamente direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile e dell’Ufficio Diocesano Oratori e Sport. A condurre e moderare l’incontro, la prof.ssa Piera Ligori, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo statale di Calimera.
Come anzidetto, Paolo Crepet, tra i più noti e stimati psichiatri e sociologi in Italia, in nomination per la VI edizione 2022 del Premio Eccellenze Italiane, è ora al lavoro sul suo prossimo libro, “Il metodo Crepet”, in uscita prima dell’estate, un saggio pensato ad hoc per un focus sull’educazione dei giovani, partendo dall’infanzia, e sulla discussione dei metodi pedagogici e delle norme estremamente permissive che contraddistinguono la società attuale.
La sua presenza il 19 maggio a Lecce sarà certamente occasione propizia per qualche anticipazione sulla sua ultima fatica editoriale per offrire utili spunti di riflessione sulla necessità, sempre più urgente, di educare le generazioni che verranno, su nuove basi, consapevoli che occorra una sorta di “risorgimento” dal punto di vista etico e morale: un’educazione efficace, infatti, richiede tempo e sensibilità, deve iniziare dalla prima infanzia e la famiglia deve ridiventare un punto di riferimento, fatto di regole, attenzione, cura e ascolto.
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