LECCE – Si è concluso il primo dei cinque concorsi di progettazione per la realizzazione di residenze per studenti nelle città universitarie pugliesi, nell’ambito del progetto “Puglia Regione Universitaria”. Ad aggiudicarsi la vittoria con la miglior proposta progettuale per il recupero dell’ex caserma Cimarrusti a Lecce è stato il raggruppamento Ipostudio di Firenze con studio Netti architetti di Bari e architetti Elita D’Onghia Noci.
“Tutte le quarantacinque candidature – ha sottolineato l’assessore all’Istruzione e alla Formazione della Regione Puglia Sebastiano Leo – sono state di altissimo profilo con architetti, ingegneri professionisti provenienti da tutta Italia, straordinarie intelligenze e competenze per trasformare un edificio storico nel centro di Lecce in una nuova residenza a disposizione della comunità studentesca e cittadina. Si tratta di un’iniziativa di grande impatto in termini di rigenerazione urbana, per questo non potevamo che scegliere lo strumento del concorso di progettazione per garantire elevati livelli di qualità dei progetti. Rilanciare il diritto allo studio nelle città universitarie della Puglia attivando processi innovativi e nuove sperimentazioni. A questo è stato ispirato lo straordinario lavoro realizzato durante il workshop di progettazione partecipata, che si è svolto lo scorso settembre a Lecce, per immaginare nuovi spazi e nuove pratiche per la residenza universitaria De Giorgi nel quartiere dei Salesiani. Una full immersion per riflettere con la comunità studentesca, con i cittadini del quartiere, con le istituzioni, con professionisti della rigenerazione urbana, con docenti universitari, i cui esiti sono stati fissati in un report, da oggi a disposizione della collettività”.
Anche questo workshop rientra nel percorso avviato dall’Assessorato regionale all’Istruzione negli scorsi mesi con la strategia “Puglia Regione Universitaria” che “assegna un’importanza strategica al dialogo tra sistema universitario, città e territori nella consapevolezza che la qualità urbana, in termini di servizi, sostenibilità e di offerta culturale delle città universitarie costituisca un importante fattore di attrazione nei confronti degli studenti, e, al contempo, la presenza degli studenti rappresenti per le città un’importante risorsa in termini economici, sociali e culturali”.
Il primo concorso di progettazione sulle nuove residenze universitarie della Puglia è stato promosso dall’Assessorato all’Istruzione della Regione Puglia in collaborazione con le Agenzie regionali per il Diritto allo studio Adisu e per la progettazione Assett. Per il recupero dell’ex caserma Cimarrusti di Lecce sono giunte quarantacinque candidature, di queste solo cinque sono passate alla seconda fase prevista dal concorso che prevedeva di sviluppare l’idea progettuale nel rispetto degli standard dimensionali e qualitativi e completi di tutti servizi di supporto alla didattica, alla ricerca e alle attività culturali e ricreative. Il progetto vincitore sarà candidato nel prossimo mese di Maggio al V Bando nazionale della legge 338/2000 per la realizzazione di alloggi e residenze universitarie, che si avvale in questa edizione di un importante provvista di risorse del Pnrr.
Pronto anche il report con tutto il percorso realizzato in occasione di “FuoriSede – Workshop di progettazione partecipata per l’abitare temporaneo dei cittadini universitari”, promosso nell’ambito della strategia “Puglia Regione Universitaria” da Regione Puglia, Comune di Lecce e Adisu Puglia, i quali hanno affidato l’organizzazione a Manifatture Knos. Il report racconta i tre giorni di lavoro e di approfondimenti, organizzati dal 28 al 30 settembre scorso, per ripensare il profilo della residenza Ennio De Giorgi di Lecce, partendo dalla comunità di studenti che la frequenta ogni giorno, da chi abita e vive quegli spazi e il quartiere limitrofo. Da oggi sono disponibili sul sito https://regioneuniversitaria.puglia.it/progetti-bandiera/fuori-sede-workshop-di-progettazione-per-labitare-temporaneo-dei-cittadini-universitari/
Gli esiti sono raccolti nel report “Una residenza universitaria sperimentale per una nuova comunità biopolitica”.
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