Quanto manca Gabriel al Lecce. Questo potrebbe essere il sunto di Lecce-Brescia, terminata 1 a 1, con i giallorossi che si sono fatti raggiungere per un fallo da rigore di un Plizzari quanto mai insicuro, al suo esordio oggi. Errore che fa il paio con quello di sei giorni fa di Bleve che aveva permesso al Perugia di segnare. Oggi la difesa è apparsa poco sicura, almeno nel primo tempo, proprio per la mancanza di un portiere esperto e in presenza di un vento fastidioso che ha condizionato non solo l’operato dell’estremo difensore, ma anche di tutta la manovra della squadra.
Baroni per affrontare il Brescia ripropone Dermaku al centro della difesa, dopo lo stop forzato di un mese e mezzo del difensore albanese per appendicite. A centrocampo torna titolare a sorpresa Bjoerkengren, che aveva giocato appena nove minuti negli ultimi otto match. In avanti Rodriguez è ancora nell’undici di partenza con Coda (vincitore del premio come miglior giocatore della B per il mese di febbraio) e il rientrante Strefezza.
Il primo quarto d’ora è di studio con il Brescia che prova a tenere alto il pressing. In una ripartenza è proprio la squadra ospite a farsi pericolosa con Lucioni che deve salvare dopo una incomprensione con un incerto Plizzari.
Alla sua prima vera conclusione in porta il Lecce passa. E’ il 19’ quando Strefezza realizza un gol eccezionale dalla distanza. Il brasiliano prende palla sull’esterno e parte con una velocità impressionante verso il cuore della difesa ospite. Poco prima di entrare in area, sferra un tiro magistrale che, complice il vento, si insacca alla sinistra di Joronen.
Il vantaggio dura non più di dieci minuti quando il Brescia ottiene un rigore per una uscita a vuoto di Plizzari che travolge Moreo. Il portiere si riscatta parzialmente parando il tiro dagli undici metri di Pajac, ma non può nulla sulla ribattuta di Bisoli.
Nel prosieguo della frazione il Lecce trova molta difficoltà a fare il suo gioco e non riesce a sfruttare il vento a favore visto che i tiri da fuori di Strefezza e Barreca mancano di molto il bersaglio. Solo nel recupero i giallorossi potrebbero tornare in vantaggio ma Joronen dice di no a Coda con una bella parata.
Nel secondo tempo entra subito Gargiulo per Helgason, ma il Lecce non parte bene e l’occasione più ghiotta viene da una ripartenza ospite con Plizzari che esce a valanga su Tramoni. Poi pian piano il Lecce si fa vedere dalle parti di un attento Joronen con Gargiulo e delle conclusioni di testa di Coda e Simic.
Le speranze del Lecce di vincere si spengono con il tiro da ottima posizione di Strefezza che ad un minuto dalla fine lambisce il palo alla destra del portiere finlandese. Nei minuti di recupero non succede più nulla e il punteggio finale fa il pari con quello dell’andata.
Questo Lecce può rammaricarsi per non aver mantenuto il vantaggio e per alcune buone occasioni che avrebbero potuto determinare i tre punti, ma nel complesso è ancora una squadra poco brillante che deve recuperare energie preziose e tenuta del campo. La forma fisica appare deficitaria per il tipo di gioco che vuole Baroni e così la squadra non riesce più ad essere incisiva sugli esterni, peccando di lentezza nella zona nevralgica del campo. Martedì contro il Cosenza servirà un’altra marcia per poter tornare dalla Calabria con tre punti, a questo punto indispensabili, per alimentare il sogno promozione.
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