LECCE – Maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Sono queste le accuse imputate a un 26enne di origini cingalesi, arrestato la scorsa notte a Lecce.
Tutto è accaduto intorno all’una. Alla polizia arriva una richiesta di intervento per un’aggressione in corso. Giunti sul posto, i poliziotti hanno subito notato la presenza di tracce di sangue sul pavimento dell’ingresso e del salone dell’abitazione segnalata e una donna con la testa fasciata e sanguinante per una profonda ferita inferta con un bastone. Dai successivi accertamenti è emerso che la signora, di 45 anni e di nazionalità cingalese, da circa un anno subiva maltrattamenti e vessazioni da parte del nipote che ospitava da quando si era trasferito in Italia nel 2021. Il ragazzo aveva il vizio di consumare bevande alcoliche, anche in maniera smodata, e ciò accentuava il suo carattere già violento e prevaricatore e la sua convinzione di poter esercitare uno stato di autorità nei confronti delle donne della famiglia solo perché uomo. Tutto ciò portava il 26enne a essere estremamente aggressivo non solo nei confronti della zia, ma anche in quelli della cugina quindicenne.
La situazione è degenerata quando la scorsa notte il giovane è rientrato ubriaco e armato di un bastone di legno, e ha iniziato a inveire contro le due parenti. La donna ha cercato di proteggere la figlia col proprio corpo, ricevendo numerosi colpi in testa e sulla schiena. Le lesioni riportate dalla 45enne sono state giudicate guaribili in 25 giorni dal personale medico del Pronto Soccorso, dove è stata trasportata dopo essere stata soccorsa. La vittima, oltre a denunciare le percosse, ha dichiarato che il nipote ha ripetutamente minacciato di morte lei e la figlia.
Il 26enne, risultato poi già segnalato alle autorità per fatti analoghi, è stato arrestato in flagranza di reato e condotto presso la casa Circondariale di Lecce. L’uomo, infine, è stato deferito in stato di libertà per il reato di porto di oggetti atti ad offendere.
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