Photo Andrea Stella
LECCE – Anche a Lecce è corsa al carburante, con file interminabili di auto in coda mentre aspettano il proprio turno per rifornirsi ai distributori presi ormai d’assalto.
Non si contano i veicoli che intasano l’accesso alla Q8 nei pressi della rotatoria per San Cataldo e nella vicina Stazione di servizio, con gli automobilisti che attendono ore per fare il pieno di benzina. Stesso scenario alla Q8 di via Bari, dove il traffico è intasato dalle numerose persone che aspettano di riempire il serbatoio della loro auto svuotando i distributori, molti dei quali sono già esauriti.
Una scena che ricorda il caos nei supermercati all’indomani della notizia della diffusione della pandemia. Ansia e paura di restare senza un bene ritenuto prezioso, che spinge la gente a precipitarsi, inserirsi nella mischia e cercare di accaparrarsi quanto più possibile quello che si considera vitale per la sopravvivenza.
In questo caso sono due le cause che spingono alla “psicosi” da rifornimento carburante: lo scoppio della guerra in Ucraina e lo sciopero senza sosta degli autotrasportatori che manifestazione contro l’innalzarsi insostenibile dei prezzi.
Di certo il repentino aumento del costo della vita ha acuito i timori degli italiani, leccesi compresi, già pronti a quanto pare alla lotta per la maggiore quantità di carburante al minor prezzo.
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