Neppure il tempo di assaporare il nuovo primato raggiunto che il Lecce deve tornare in campo domani pomeriggio al Via del Mare. Avversario sarà quel Cittadella che ha regalato tante delusioni ai giallorossi ogni volta che è arrivato nel Salento. I granata veneti non hanno mai perso a Lecce e solo il Lecce di Baroni, all’andata, è riuscito a sfatare il tabù di vittorie.
«Affrontiamo una squadra con una grande continuità di conduzione tecnica e di risultati anche se avranno alcune assenze.» Così Baroni nella consueta conferenza stampa della vigilia. «Gorini è stato collaboratore dell’ex mister (Venturato ndr) e ha mantenuto la stessa intelaiatura vincente del predecessore. Il Cittadella ha anche continuità di risultati e noi dovremo prestare la giusta attenzione. Voglio che i nostri tifosi vedano sempre che diamo tutto in campo.»
Per la formazione titolare Baroni ha diversi dubbi, proprio perché si gioca ogni tre giorni, anche se il tecnico recupera Gargiulo, che ha scontato un turno di squalifica. «E’ un campionato anomalo e devo fare le giuste valutazioni per capire la benzina che ha in corpo ognuno dei miei uomini. Gargiulo sta bene e sicuramente sarà della partita dal primo minuto anche perché, da ex, ci tiene molto a questa sfida.»
Il tecnico fiorentino parla poi singolarmente di alcuni suoi uomini. «Calabresi è uno dei migliori acquisti compiuti a luglio e sono felice che si stiano vedendo i risultati adesso, anche se ne difendevo l’impegno anche quando il ragazzo non vedeva molto il campo. Listkowski mi ha fatto vedere ottime cose quando è entrato in campo contro il Crotone e potrebbe giocare titolare come Helgason che sta crescendo non solo in fase realizzativa. Tuttavia se l’islandese non dovesse partire dall’inizio, ci sarà spazio per lui a gara in corso. Non mi piace chiamare turnover l’avvicendamento che ci sarà nella formazione perché con cinque cambi tutti hanno possibilità di giocare e i miei ragazzi devono capire che i momenti cruciali di un match sono quelli finali. Voglio calciatori che schiaccino sempre il piede sull’acceleratore.»
Infine Baroni chiarisce che la sua squadra partirà sempre con il 4-3-3 senza mai snaturare il suo gioco, anche se all’andata la mossa tattica per la vittoria venne dalla posizione proprio di Gargiulo alle spalle di Coda in un inedito 4-2-3-1. «Noi partiamo dalla certezza che giochiamo con degli attaccanti esterni. Il modo di posizionarci a centrocampo dipende da ciò che accade durante la gara. Non snaturo il mio modulo perché sarebbe assurdo. E’ come chiedere a Inzaghi di non far giocare più l’Inter con 3-5-2 solo perché ha tanti attaccanti a disposizione.»
Più chiaro di così Baroni non sarebbe mai potuto essere. Il suo Lecce ormai ha una carta d’identità ben precisa e vuole che siano le avversarie ad adeguarsi al suo calcio. Il Cittadella è avvisato.
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