“In questi giorni per gli Enti locali sono in arrivo fondi dal governo Draghi derivanti dalla legge di bilancio.
Per il Comune di Lecce la maggioranza salveminiana ha già provveduto, con una delibera di giunta prima e una determina dirigenziale dopo, ad aumentare gli stipendi degli amministratori.
Fa molto specie notare come il Governo cittadino si sia attivato immediatamente al fine di introitare queste somme.
È strano perché, per esempio, con gli indirizzi del Ministero in tema di utilizzo dei mezzi elettrici, il primo cittadino non ha inteso adeguarsi, non ha recepito e non si è allineato ai dettami del Governo centrale. Per bus, bici e auto elettriche l’accesso in Ztl rimane, infatti, ancora utopia.
Allora la domanda sorge spontanea: perché per l’acquisizione di questi denari tanta celerità e obbedienza verso Roma e per l’utilizzo dell’elettrico sordità e disobbedienza?
Passando ad analizzare le tempistiche di intervento notiamo invece che quando si è trattato di mettere a disposizione della cittadinanza fondi a sostegno dei più bisognosi i tempi d’attesa sono stati biblici. Dal bando rimborso affitti ai buoni per i libri di testo senza dimenticare i ristori per la spesa in contrasto alla crisi pandemica, i cittadini hanno dovuto penare mesi se non anni prima di avere il sostegno necessario e urgente. Per l’attuazione della legge di bilancio al contrario no: celerità e attenzione estrema.
L’Amministrazione “del cambiamento e della trasparenza” ha dato ancora una volta prova della propria inadeguatezza, incapace di riconoscere le priorità e irresponsabile nel non seguire le linee guida nazionali”.
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