LECCE – E’ durata meno di quindici giorni l’attività d’indagine della Polizia Locale – Area Tutela Ambientale che ha portato questa mattina alla denuncia di un uomo di 47 anni anni, residente in un paese dell’hinterland leccese, e al sequestro finalizzato alla confisca del mezzo con il quale è stato sorpreso a scaricare rifiuti indifferenziati in un terreno di via Vecchia Lizzanello, alle spalle della ex Saspi.
L’operazione ha preso le mosse dalla segnalazione di un cittadino che due settimane fa inviò alla Polizia Ambientale un video in cui si vedeva un cumulo di rifiuti misti, soprattutto ferrosi, ma anche di plastica, carta e di suppellettili, abbandonati a ridosso di un’antica pagghiara, dato alle fiamme in pieno giorno.
Sono seguiti serrati pattugliamenti della zona, grazie ai quali gli agenti hanno individuato alcuni lotti di terreni oggetto dei conferimenti illeciti, dove questa mattina è stato fermato l’uomo a bordo di un veicolo Ape Piaggio carico di materiale ferroso e non solo, diretto in campagna, attraverso strade interpoderali non altrimenti percorribili.
Gli agenti, coordinati dal Comm. Capo Luigianna Vizzi, ipotizzano che si tratti di un cosiddetto “svuota – cantine” abusivo, cioè non iscritto all’albo dei gestori ambientali e, pertanto, non autorizzato al trasporto dei rifiuti presso i centri di raccolta, che si disfa dei rifiuti, che non possono essere rivenduti, appiccando loro fuoco nelle campagne.
Tale condotta configura un reato contemplato nel testo Unico dell’Ambiente per il quale l’uomo rischia l’arresto con la detenzione da tre mesi a un anno o l’ammenda da euro 2.600,00 a euro 26.000,00, così come previsto dalla legge a seconda che si tratti di rifiuti pericolosi o non pericolosi.
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