SQUINZANO – Chissà cosa è accaduto nella vita, e soprattutto nella testa, di V.S., 45enne di Squinzano, di così terribile da portarlo a uccidersi gettandosi contro un treno in corsa.
Un salto contro quel convoglio che alle 12.58 era appena partito dalla stazione di Lecce diretto a Venezia. L’impatto mortale è stato inevitabile, il macchinista del Frecciabianca, nonostante viaggiasse a velocità sostenuta, non è riuscito a frenare in tempo mentre l’uomo si lanciava sotto le rotaie dal primo binario.
Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti della Polfer che hanno cercato di ricostruire l’accaduto grazie soprattutto alle testimonianze dei presenti. Il 45enne è stato identificato dai parenti che hanno dovuto riconoscere quello che rimaneva del corpo del loro congiunto. Il cadavere è stato poi trasportato nella camera mortuaria dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, mentre alla stazione di Squinzano sono giunti anche gli specialisti della Scientifica della Questura e i carabinieri della stazione locale per i dovuti rilievi.
Non indifferenti i disagi conseguenti per i viaggiatori, tra ritardi e sospensioni che hanno riguardato un numero consistente di treni. Per garantire il massimo del servizio, Trenitalia ha dovuto attivare il servizio sostitutivo con bus per le tratte regionali, mentre per i passeggeri del Frecciabianca coinvolto nella tragedia, è stato disposto un altro mezzo.
La situazione di disagio è durata per ore, fino al primo pomeriggio. Ancora ignote le cause che hanno portato l’uomo a compiere un gesto così estremo.
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