GALATINA – Nasce dalla gente, dalla condivisione di aspirazioni comuni per la città di Galatina, la candidatura a sindaco di Antonio Antonaci in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera. Una volta tanto scevra da condizionamenti o, addirittura, indicazioni partitiche. Questa mattina è avvenuta la presentazioen ufficiale della sua candidatura nel cortile di Palazzo Congedo, adiacente la chiesa di San Paolo, in Corso Garibaldi. Un cortile gremito di persone che hanno seguito con interesse la presentazione affidata alla preside del Primo Polo scolastico di Galatina, Anna Antonica e all’avvocato Giacomo Galluccio. Una volta illustrato il percorso “dal basso” che ha portato all’individuazione della figura del medico di base, la parola è quindi passata al candidato sindaco. “Politica – ha esordito Antonaci – è esprimere il proprio pensiero in rapporto con l’altro. E’ sbagliato dare al termine politica un’accezione negativa, tutto dipende dall’onestà intellettuale di chi si approccia a questa antichissima arte. Ed a proposito di arte, Galatina è una città ricchissima sotto tale aspetto, la definirei unica nella nostra provincia. Sarà importante valorizzarne sempre più il patrimonio anche, ma non solo, in funzione di un turismo che non dovrà essere più, nelle nostre intenzioni, mordi e fuggi”.
Cultura, tradizioni, accoglienza, ricettività, ambiente, riqualificazione urbana, sviluppo del lavoro, fiera. Tutte tematiche che stanno a cuore all’ampia cordata di professionisti, imprenditori e lavoratori che sostengono il comune progetto democratico. Con un accenno alla profonda ferita dell’animo galatinese per la discendente parabola senza sosta che è toccata in sorte ad un Ospedale, appena un decennio fa considerato orgoglio cittadino. “Esistono dei fondi importanti nel Pnrr destinati al rilancio delle strutture sanitarie pugliesi che non siano ospedalocentriche – ha accennato Antonaci – Un concetto che, a mio avviso, può valere per i grandi poli ospedalieri di metropoli quali Milano o Roma. A Galatina, il Santa Caterina Novella è territorio quanto l’ambulatorio di un medico. Non esiste soluzione di continuità fra questi due punti d’intervento. Si dovrà provare a far accogliere questa interpretazione che trovo genuina, ed affatto forzata, per sperare nel rilancio del fiore all’occhiello che è sempre stato l’ospedale di Galatina”.
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