“Il parco di Belloluogo è in totale stato di abbandono: incuria, vegetazione infestante e sporcizia, puntuali, hanno ripreso il sopravvento. Sono passati 2 anni dalla rescissione del contratto con il concessionario del servizio di manutenzione e gestione del parco pubblico, un anno dai proclami di Salvemini e Nuzzaci su avvisi, manifestazioni di interesse e bandi vari, ma la situazione è sempre la stessa: apertura, chiusura e manutenzione a cura della Lupiae Servizi e interventi spot avulsi da ogni organica forma di gestione.
Senza nulla togliere al personale della partecipata che ovviamente non è certo il soggetto più idoneo per una valorizzazione integrata dell’area, occorre rilevare che l’esperimento sia stato un grande fallimento in termini di risultati.
Il Parco di Belloluogo si estende per sette ettari, comprende al suo interno un complesso difensivo trecentesco che rappresenta un importante esempio di architettura tardo-angioina e i cui interni sono di assoluto pregio e interesse storico monumentale. Nella parte sottostante alla Torre sono posti gli ambienti rupestri del ninfeo e altri vani ipogei, tra i quali un frantoio. Appare ovvio che la Lupaie Servizi non abbia la capacità e le competenze per avere cura di un’area così importante e sensibile della città e che una gestione transitoria d’emergenza non possa superare i 2 anni.
Oggi la vegetazione infestante del parco ha di nuovo riconquistato i suoi spazi e ha reso quasi impraticabile il grande polmone cittadino. Nessuno si sarebbe aspettato un rilancio del parco in questa fase, ma tutti avremmo gradito una maggiore attenzione nei confronti dell’area, e, soprattutto, un’efficiente calendarizzazione degli interventi di sfalcio e manutenzione del verde per garantirne perlomeno la fruizione. Di questo passo, con l’arrivo delle piogge e l’aumento delle temperature, sarà impossibile anche solo entrarci”.
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