Approvata la legge la liberalizzazione dei reimpianti con la possibilità di piantare altri tipi di coltivazioni al posto degli ulivi devastati dalla Xylella, una battaglia di Coldiretti che da anni chiedeva una deroga ai vincoli per dare un futuro all’economia agricola della Puglia ed evitare la desertificazione del territorio e il rischio che un virus alieno azzeri nuovamente il patrimonio produttivo. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento al via libera definitivo da parte della Camera alla Manovra di Bilancio 2022, in cui è stato approvato definitivamente l’emendamento che consente il reimpianto di specie diverse dall’ulivo in deroga ai vincoli paesaggistici e ambientali.
La Xylella è arrivata in Italia portata da piante tropicali giunte dall’America latina – ricorda Coldiretti Puglia – e fino a oggi ha infettato oltre 8mila chilometri quadrati con oltre 21 milioni di ulivi colpiti, molti dei quali monumentali, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva. Il batterio avanza al ritmo di 2 chilometri al mese e, dopo aver devastato gli ulivi del Salento, minaccia la maggior parte del territorio Ue dove sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo.
E’ salva – aggiunge Coldiretti Puglia – la qualifica di imprenditore agricolo per coloro che a causa di calamità naturali, eventi epidemiologici, epizozie o fitopatie come la Xylella non siano in grado di rispettare, temporaneamente, il criterio della prevalenza nell’utilizzo dei propri prodotti come disposto dall’articolo 2135 del codice civile. Particolarmente rilevante – sottolinea Coldiretti – è il pacchetto di misure per il settore agricolo che Coldiretti ha proposto e sostenuto sin dalla fase di confronto preparatoria della manovra. In considerazione dei gravi danni subiti dalle imprese agricole in conseguenza degli eventi climatici estremi, sempre più frequenti, molto importanti – sostiene la Coldiretti regionale – le risorse assegnate ad un fondo di mutualizzazione per ampliare il ventaglio di strumenti di gestione del rischio a disposizione delle imprese agricole (50 milioni nel 2022). Allo stesso modo per le assicurazioni agevolate stanziati 50 per il 2022 e 80 dal 2023. Tra gli interventi più significativi c’è – continua la Coldiretti – la conferma dell’esenzione IRPEF sui redditi agrari e dominicali nonché delle percentuali di compensazione IVA nel settore zootecnico (bovini e suini). Di rilievo – precisa la Coldiretti – la decontribuzione per giovani imprenditori agricoli under 40 neo insediati, il rifinanziamento del fondo filiere istituto con la legge di bilancio dello scorso anno (80 milioni per il 2022 e 50 per il 2023). Il fondo competitività ottiene 20 milioni per il 2022, il fondo grano duro 10 milioni sempre per il 2022. Al fine di favorire il distretti del cibo, introdotti con la legge di bilancio per il 2018, vengono stanziati 110 milioni. Assegnati, inoltre, 50 milioni per la misura “Ismea investe” e 10 milioni per gli interessi sulle garanzie concesse dall’Istituto. L’intervento “donne in campo” – continua la Coldiretti – vede un impegno di risorse pari a 5 milioni nel 2022 e 15 nel 2023. Le risorse a sostegno del settore forestale (“strategia forestale”) sono pari a 30 milioni nel 2022 e nel 2023 e 40 nel 2024. Ulteriori risorse per il piano triennale per la pesca e per il fondo di solidarietà per la pesca ed inoltre, di grande importanza è la proroga per gli anni 2022, 2023 e 2024 del bonus verde. Misure finanziarie di sostegno – riferisce la Coldiretti – sono state previste per la filiera delle carni derivanti da animali della specie pollo, tacchino, lepre, consigli domestici e altri animali vivi destinati all’alimentazione umana e uova di volatili in guscio (30 milioni), tra le filiere maggiormente colpite dall’emergenza epidemiologica, e per le imprese del comparto della birra, con la progressiva riduzione delle accise nel triennio, unitamente ad agevolazioni progressive per i birrifici con produzione annua fino a 60.000 ettolitri. Sono previsti, inoltre – conclude la Coldiretti -rifinanziamenti a favore delle “filiere minori” (apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio) e l’impiego di ulteriori risorse in diversi ambiti di interesse per il settore agricolo.
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